Carmine Gazzani – Fonte: © La Notizia
06 febbraio 2018
L’appuntamento è a Vicenza dal 10 al 12 febbraio. Un evento imperdibile per tutti i tiratori e appassionati di pallottole e armi da fuoco. Non potrebbe essere altrimenti dato che saranno esposti, pronti per essere impugnati, fucili, pistole, carabine, semiautomatiche. Tutto a disposizione di chiunque vorrà, pagando un biglietto da 17 euro, visitare Hit Show (Hunting, Individual Protection and Target Sports), la più grande manifestazione fieristica delle aziende impegnate nel settore armiero e nella produzione di armi di ogni tipo (ad eccezione – e ci mancherebbe – di quelle da guerra), promossa dall’Ieg (Italian Exhibition Group). Un evento che in tanti attendono per tutto l’anno. Basti d’altronde visitare la pagina Facebook di Hit Show per capire quanto seguito abbia la manifestazione tra i fedelissimi del puntare, mirare, fuoco. E se l’appassionato ha, facciamo caso, un bimbo piccolo? Niente paura: la manifestazione consente ai minori di accedere all’area. Anzi, devono anche pagare, dato che sul sito si precisa che l’ingresso gratuito è consentito solo a “persone con disabilità e loro accompagnatori” e “bambini under 6”. Dai sette anni in su, si paga.
Ma il problema, ovviamente, è un altro, come denunciano ormai da tre anni le associazioni pacifiste. Già nel 2015, infatti, l’Osservatorio Permanente Armi Leggere (Opal) di Brescia, Rete Disarmo e ben 26 associazioni di Vicenza (dall’Azione Cattolica alla Fiom, dall’Arciragazzi alla Commissione per la pastorale sociale) avevano chiesto che i minori, pur entrando in fiera, non potessero accedere alle zone dove sono esposte armi. Peccato, però, che nulla sia accaduto nel corso degli anni….leggi tutto l’articolo su La Notizia