Umberto De Giovannelli – Fonte: © Globalist
24 ottobre 2020
Vendiamo le armi a tutti e questo alla faccia di una risoluzione del Parlamento europeo, votata anche da Pd e 5 Stelle, che raccomando di non rifornire di armi paesi in guerra o liberticidi.
Piazzisti d’armi a tempo pieno E non c’è lockdown che tenga. Le vendiamo alla Turchia di Erdogan che fa pulizia etnica nel Rojava dei curdi siriani. Le vendiamo all’Egitto trasformato dal presidente-generale Abdel Fattah al-Sisi in uno stato di polizia che fa impallidire, anche nel numero dei desaparecidos, le giunte militari fasciste dell’Argentina ai tempi di Videla. E per non farci mancare niente, in peggio, le vendiamo ai regnanti sauditi che le usano per fare strage continua di civili in Yemen. E questo alla faccia di una risoluzione del Parlamento europeo, votata anche da Pd e 5 Stelle, che recita testualmente: “Astenersi dal vendere armi e attrezzature militari all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e qualsiasi membro della coalizione internazionale attiva nel conflitto in Yemen, nonché al governo yemenita e ad altri parti del conflitto”. E ancora: “Sospendere la concessione di licenze di esportazione di armi alla Turchia”. E ancora: “Sospendere le esportazioni verso l’Egitto di armi, tecnologie di sorveglianza e altre attrezzature di sicurezza” Più chiaro di così…La risoluzione sulla “Esportazione di armi” è stata approvata dall’Europarlamento lo scorso 16 settembre…
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Sospendere le licenze di armi alla Turchia
A questo punto lasciamo parla e penna a uno che dei più seri e documentati analisti di cose militari in Italia: Giorgio Beretta. “Anche nei confronti della Turchia – scrive Beretta in un articolo per unimondo.org – l’Europarlamento invita il Vicepresidente/Alto rappresentante a “introdurre un’iniziativa in seno al Consiglio affinché tutti gli Stati membri dell’UE sospendano la concessione di licenze di esportazione di armi”. La risoluzione “condanna fermamente la firma dei due memorandum d’intesa tra la Turchia e la Libia sulla delimitazione delle zone marittime e su una cooperazione militare e di sicurezza globale che sono interconnessi e violano chiaramente il diritto internazionale e la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che impone un embargo sulle armi nei confronti della Libia”…