Umberto De Giovannelli – Fonte: Globalist
16 gennaio 2021
Wolf Blitzer ha dichiarato di essere felice che i suoi defunti genitori, sopravvissuti all’Olocausto, non assistito alla recrudescenza dell’antisemitismo negli Stati Uniti come visto nell’assalto a Capitol Hill.
E’ la “storia” della Cnn. Il conduttore immortalato anche in tanti film. Una icona vivente della tv Usa. Questo è Wolf Blitzer. Ha interloquito in diretta con i leader del mondo, ma lui ha sempre declinato le interviste che gli venivano chieste, anche quando era diventato una “star” della comunicazione. Anche per questo, le sue parole hanno un valore straordinario, per ciò che esprimono e per straordinarietà dell’evento…
L’assalto a Capitol Hill e i gruppi “pro-armi”
Globalist sta documentando con articoli e interviste la pericolosità dell’universo neonazista, suprematista, fondamentalista, alla base di un terrorismo interno che, da dopo l’11 settembre ad oggi, ha provocato più morti americani del terrorismo jihadista.
Un contributo importante viene da Giorgio Beretta, ricercatore di Opal, in un documentato report per Unimondo: “L’assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio, a seguito del discorso del presidente Donald Trump che ha incitato i suoi sostenitori a marciare su Capitol Hill, è stato sostenuto da gruppi cospirazionisti legati a Qanon e al Proud Boys, due fazioni estremiste di destra che il presidente Donald Trump ha ripetutamente rifiutato di condannare durante la campagna elettorale. Ma, come riporta la Cnn è stato sostenuto anche da gruppi di cosiddetti ‘difensori del diritto alle armi’..
Oltre al personaggio vestito di pelle e col copricapo con le corna, Jake Angeli, lo ‘sciamano di QAnon’, vi era infatti anche Richard ‘Bigo’ Barnett, leader di un gruppo ‘pro-armi’ di Gravette, Arkansas. E’ lui che ha fatto irruzione nell’ufficio della Presidente della Camera, Nancy Pelosi e si è seduto sulla sedia mettendo le gambe e le scarpe sulla scrivania per poi lasciare un messaggio su un foglio: ‘Nancy, Bigo è stato qui, b*tch’. Ad identificare Barnett sono stati alcuni media dell’Arkansas tra cui ‘Eagle Observer’ che hanno anche pubblicato foto e video dell’uomo, noto proprio per essere il promotore di un gruppo locale di ‘difensori del Secondo Emendamento’…