Questo affare è una bomba

Andrea Frison – Fonte: © La Voce dei Berici
03 agosto 2018

Nel 2017 l’Italia ha venduto armi pesanti e armi leggere ai Governi di 86 Paesi, praticamente la metà dei 193 Stati sovrani riconosciuti dall’Onu. La cifra record, visto che nel 2016 i “clienti” erano stati 82 e nel 2015 72, è stata resa nota al Parlamento con la Relazione governativa sull’export italiano di armamaenti, prevista dalla legge 185/90.

Chi vende

A venderle sono le aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione sul commercio di materiali di armamento rilasciate dall’Uama (Unità autorizzazioni materiali armamento), autorità nazionale incardinata nel Ministero degli Esteri. «Se i destinatari delle commesse sono Paesi Ue o Nato, non ci sono problemi, anche sulla Turchia un po’ di attenzione c’è – spiega Giorgio Berettadell’Osservatorio permanente su armi e sistemi di difesa (Opal) di Brescia -. Nel caso i destinatari fossero Paesi al di fuori di queste alleanze, allora è necessario il parere del Ministero della Difesa. Senza autorizzazione, le aziende non potrebbero stipulare nessun contratto». Tutto questo riguarda i casi in cui gli acquirenti sono enti governativi (polizia o esercito). Nel caso in cui i clienti fossero realtà private, come agenzie di sicurezza, «l’autorizzazione alla vendita viene rilasciata dai questori, come previsto dalla legge 110/75 – spiega ancora Beretta -. Il che può creare situazioni di gravi ambiguità».

Chi compra

I primi 12 Paesi destinatari sono Qatar, Regno Unito (entrambi con autorizzazioni maggiori di 1,5 miliardi di euro) seguiti da Germania, Spagna, Usa, Turchia, Francia (totale autorizzazioni tra 250 milioni e 1 miliardo di euro) per poi trovare Kenya, Polonia, Pakistan, Algeria e Canada (tra 150 e 250 milioni di euro). L’Agenzia delle Dogane attesta sui 2,7 miliardi di euro le vendite ed esportazioni definitive, in linea con i 2,8 miliardi del 2016 e probabilmente quota standard consolidata di export annuale per la nostra industria (controvalore destinato probabilmente a crescere nei prossimi anni, viste le recenti consistenti commesse per sistemi d’arma complessi)…leggi tutto l’articolo