4 novembre 2021
Un colpo di fucile contro il muro della camera da letto, poi un altro contro la moglie, distesa fra le lenzuola, che forse ha cercato disperatamente di proteggersi in qualche modo tanto da far sbagliare mira al marito. Almeno in un primo momento. Potrebbe essere questa la ricostruzione dell’omicidio di ieri pomeriggio in un appartamento di via Giulio Minervini, a Ostia Antica, dove Mauro Piunti, pensionato di 79 anni, ex dipendente Cotral e vetraio, titolare di un negozio poco distante, gestito dai tre figli, e anche di porto e detenzione di alcuni fucili da caccia, ha ucciso la moglie Elena Di Maulo, di due anni più giovane, costretta a letto in seguito a un recente intervento chirurgico a un ginocchio, che oltretutto richiedeva l’assistenza quotidiana di una badante.
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Un aspetto sul quale è intervenuto anche il sindacato di polizia Silp Cgil: «Come riporta l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa, con quello di ieri sono 19 le vittime di omicidi compiuti da anziani con armi da fuoco legalmente detenute dall’inizio dell’anno: servono maggiori controlli ed una normativa più stringente», chiede il segretario nazionale Daniele Tissone, per il quale «purtroppo nel nostro Paese i legali detentori di armi sono all’origine della maggioranza dei delitti e dei suicidi commessi con armi comuni da sparo. Controlli medici con con cadenza quinquennale ed una assenza legislativa sul versante comunicativo tra Asl, Enti e Questure sono tra le cause di un fenomeno delittuoso in aumento che va al più presto interrotto».