Alice Facchini – Fonte: Redattore sociale
01 aprile 2021
Anche se dal 1991 in Europa è in vigore un embargo degli armamenti verso il paese, alcune munizioni italiane dell’azienda Cheddite sono state rinvenute in Myanmar, utilizzate per reprimere le manifestazioni contro il golpe militare. Vignarca (Rete Italiana Pace e Disarmo): “Abbiamo mandato una lettera per chiedere chiarimenti, ma nessuno ci ha risposto”
Un bossolo calibro 12, che riporta chiaramente la scritta “Cheddite”, il nome dell’azienda italiana che produce inneschi, polveri e altro materiale bellico. Sarebbe stato ritrovato a Yangon, in Myanmar, dopo che la polizia locale lo aveva sparato contro un’ambulanza che trasportava feriti. Lo ha riportato il quotidiano locale “The Irrawaddy”, e nei giorni successivi altri bossoli della stessa Cheddite sono stati utilizzati dalle forze di sicurezza contro i manifestanti e ritrovati in diverse località del Paese. E così diverse organizzazioni della società civile italiana, tra cui Amnesty International Italia, Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal), Italia-Birmania.Insieme e Rete Italiana Pace e Disarmo, hanno scritto all’azienda Cheddite Italy per chiedere chiarimenti, e hanno presentato interrogazioni parlamentari in merito…