Luca Rinaldi – Fonte: © Corriere Della Sera
09 luglio 2016
Giorgio Beretta fa parte dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte denunciato la mancanza di trasparenza nelle statistiche. «La sensazione è che un vero censimento non lo si voglia fare»
Si stima che in Italia circolino tra i sette e i dieci milioni di armi, per un totale di 4 milioni di famiglie in cui ne è presente almeno una. Il problema è che si tratta, appunto, di stime e per di più risalenti al 2008. Nonostante la possibilità di fare un censimento di ogni singola arma legalmente detenuta, questo tipo di informazione non è reperibile e lo stesso ministero dell’Interno, al momento, non riesce a pubblicizzare il dato, anche se il mercato delle armi non militari fattura circa 800 milioni di euro l’anno nutrendo un indotto da quasi otto miliardi di euro. Perfino l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni (Anpam) fatica a monitorare il mercato interno, sebbene per prima riconosca le difficolta del Viminale nella raccolta e nella pubblicazione dei dati riguardo la vendita delle armi leggere. Una mancanza di trasparenza nelle statistiche interne che non permette di decifrare con esattezza nemmeno l’entità delle esportazioni sia a livello monetario che numerico. Giorgio Beretta dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte sottolineato questa mancanza….leggi tutto l’articolo su Corriere Della Sera