Giorgio Beretta – Fonte: © Osservatorio Diritti
14 aprile 2017
Pochi ne parlano e quasi mai in prima pagina o in prima serata. A differenza di quelli in Siria, Iraq e Libia, quello dello Yemen è un conflitto dimenticato. Volutamente dimenticato. Perché solleva troppe domande che celano molti interessi. Non solo quelli dei «soliti noti» (Stati Uniti e Russia), ma degli stessi paesi europei. E soprattutto dell’Italia.
Eppure, la situazione è tragica e le Nazioni Unite parlano di «catastrofe umanitaria»: dopo due anni di scontri sono oltre 4.600 i morti solo tra i civili, oltre 8.100 i feriti e gli sfollati superano i tre milioni. Mentre incombe «un grave rischio di carestia», sono già 17 milioni gli yemeniti che necessitano di urgenti aiuti alimentari e oltre 430 mila i bambini che soffrono di grave malnutrizione.
«I bombardamenti aerei condotti dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita hanno devastato le infrastrutture civili in Yemen, ma non sono riuscite a scalfire la volontà politica dell’alleanza Houthi-Saleh a continuare il conflitto». Lo ha messo nero su bianco il “Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen”, che il 27 gennaio scorso è stato trasmesso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite…leggi tutto l’articolo