Gabriele Moroni – Fonte: © Il Giorno
19 dicembre 2019
Da un anno con l’altro è calato il numero di licenze per difesa personale concesse ai lombardi. Manca però il dato sulla sola detenzione in casa.
I dati del ministero dell’Interno parrebbero chiari: dal 2017 al 2018 in Lombardia ci si è armati, complessivamente, di meno. Le licenze per porto di arma corta per difesa personale sono passate da 2.992 a 2.600. La Lombardia rimane in testa alla classifica per regioni, seguita da Lazio (4.149), Campania (1.560 licenze), Emilia Romagna (1.453), Sicilia (1.229). Chiudono Trentino Alto Adige (56) e Valle d’Aosta (10). Quella di Milano è la provincia che risulta più armata con 1.068 licenze (erano 1.244), seguita da Monza e Brianza (in controtendenza perché salita da 222 a 345 licenze) e Brescia (290 da 348). Oltre che nella provincia brianzola i porti d’arma corta sono aumentati a Sondrio (da 41 a 49) e di una sola unità a Lodi (55). All’ultimo posto Cremona, dove le licenze sono ulteriormente diminuite: da 43 a 35.
…”Oltre – conferma Giorgio Beretta, analista dell’Opal, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa di Brescia – ai dati sulle licenze per anni, sarebbe necessario conoscere esattamente il numero di tutti coloro che detengono legalmente delle armi, inclusi i permessi di nulla osta che vengono rilasciati per la sola detenzione dell’arma”…