Giorgio Beretta – Fonte: ©Il Manifesto
30 gennaio 2021
Business di morte. Una data spartiacque che segna l’impennata dell’export verso il Golfo è il 2009, quando viene ratificato un accordo di cooperazione militare tra Italia e Arabia saudita
Quella da 411 milioni di euro per 19.675 bombe aeree tipo Mk 80 prodotte dalla Rwm Italia per l’Arabia saudita è certamente la maggiore autorizzazione per forniture di bombe mai rilasciata dall’Italia dal dopoguerra. Ed è particolarmente odiosa perché la licenza è stata concessa dal governo Renzi (Gentiloni agli Esteri e Pinotti alla Difesa) nel 2016, quando le Nazioni unite già da mesi avevano condannato i bombardamenti indiscriminati della Royal Saudi Air Force sui centri abitati, ospedali e scuole incluse, in Yemen. Azioni militari che «possono costituire crimini di guerra» commentava un rapporto del Gruppo di esperti dell’Onu consegnato al Consiglio di Sicurezza nel gennaio 2017 che documentava l’utilizzo delle bombe aeree made in Italy…