Eugenio Abruzzese – Fonte: © Presa Diretta RAI3
il Ministro degli esteri Luigi Di Maio, giunto a Lussemburgo il 14 Ottobre 2019, aveva dichiarato: “Tutti gli stati condannano quello che sta facendo la Turchia nel territorio siriano. Tutti gli stati membri si sono impegnati a bloccare l’export degli armamenti, così anche l’Italia per quanto riguarda i futuri contratti”. Ma le cose non sono andate proprio così.
Come fa infatti notare Giorgio Beretta, dell’Osservatorio OPAL, l’Italia ha deciso di sospendere il rilascio di nuove licenze ma non le forniture già in corso, ossia quegli accordi stipulati su base pluriennale. L’Osservatorio OPAL ha registrato come l’Italia stia continuando l’export di munizioni pesanti, proprio quelle utilizzate dall’aereonautica e dall’esercito turco per bombardare soprattutto i curdi in Siria: “Parliamo di 10 milioni di euro di bombe esportate praticamente ogni due mesi”. Secondo il report dell’Unione Europea sull’export di armi, dal 2018 l’Italia è il paese che esporta più munizioni pesanti e armi alla Turchia: solo nel 2019 ha esportato per un totale di 339 milioni di euro…