L’Italia arma ancora Erdogan

Duccio Facchini e Giorgio Beretta – Fonte: ©Altreconomia
2 gennaio 2020Armi e munizioni da Roma ad Ankara: il flusso milionario non si è fermato. Tra gennaio e settembre 2019, forniture pari a 76,2 milioni di euro sono partite dall’Italia e sono arrivate in Turchia. Nello stesso periodo del 2018 giunsero “solo” a quota 24,9 milioni. L’inchiesta di copertina del primo numero del 2020 di Altreconomia è dedicata al flusso crescente di armi e munizioni che lega in particolare la provincia di Roma e la Turchia di Recep Tayyip Erdoğan. Un movimento continuo che lo scorso anno ha raggiunto valori milionari inediti. Eppure se ne sa poco. Tra le aziende interessate agli interscambi di munizioni e spolette anche “Meccanica per l’elettronica e servomeccanismi” (MES), partner e fornitore del ministero della Difesa. Durante l’offensiva turca in Siria il Governo aveva annunciato lo stop a nuove licenze. Ma il decreto è inaccessibile…

– L’articolo di Altreconomia è online:
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