Legittima difesa, Lega e M5s vanno a braccetto: ma l’emergenza non esiste

Andrea Maggiolo – Fonte: © Today
12 gennaio 2109

Nessun emendamento di maggioranza al disegno di legge che autorizza a reagire “armi in pugno” all’interno del proprio domicilio. Sarà legge. Ma l’emergenza insicurezza non esiste: i casi giunti in dibattimento per eccesso colposo di legittima difesa sono pochissimi“

Nessun ostacolo da parte del Movimento 5 stelle, e strada più che spianata per la nuova legge sulla legittima difesa. Passerà la linea della Lega. Infatti nessun emendamento al disegno di legge è stato presentato dal M55, i due alleati di governo hanno trovato una quadra sul provvedimento. Ci saranno solo una ottantina di proposte di modifiche presentate dalle opposizioni, ma la maggioranza sul testo tiene. I veti dei pentastellati non ci sono, il dissenso (di cui da tempo si vociferava, con alcuni parlamentari pentastellati a dir poco titubanti) nemmeno.

Ora il testo è all’esame della commissione Giustizia della Camera e dovrebbe essere approvato entro febbraio. La difesa sarà “sempre” legittima qualora ci si trovi “in uno stato di grave turbamento”. Non sarà ovviamente “legittimo” sparare contro un rapinatore senza poi subire alcuna conseguenza giudiziaria. Ma su un tema caldo e caro a Salvini, il M5s vuole evitare uno scontro che in campagna elettorale il Carroccio potrebbe cavalcare a suo favore. Non c’è campagna elettorale, nelle recente storia italiana, in cui il tema sicurezza non sia stato centrale per spostare voti, nonostante i numeri dicano che furti, omicidi e rapine siano in calo da tempo.

Ma avere un’arma in casa è molto pericoloso

Ed è sorprendente, in fondo. Perché il tema sicurezza è cavalcato dalla Lega, ma i numeri dicono che omicidi, rapine e furti in Italia sono in calo da anni. Quanto incide la percezione di insicurezza su cui “giocano” pericolosamente alcune forze politiche? “Diverse persone – diceva qualche mese fa a Today.it Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni, e ricercatore dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia – pensano di risolvere quello che percepiscono come un problema che riguarda la loro sicurezza facendo ricorso alle armi. Di fatto è un palliativo e anzi il possesso di un’arma può essere controproducente per la propria sicurezza: anche nell’eventualità di doverla impugnare per fronteggiare un ladro armato, il rischio di soccombere aumenta invece di diminuire e quello che nelle intenzioni del malfattore era un mero furto o una rapina può trasformarsi in un attimo in un omicidio. Occorrerebbe invece analizzare i motivi dell’insicurezza e quanto vi sia di reale e di socialmente indotto. Ma soprattutto è fondamentale il ruolo dell’informazione e ancor più della discussione politica che non dovrebbe mai cavalcare le paure e men che meno fomentarle al solo scopo di accrescere il proprio consenso”.

La realtà dei fatti dice che l’attenzione che il mondo della politica e dei media riserva al tema della legittima difesa è sproporzionato: nei tribunali quel reato praticamente non esiste, i casi dibattuti ogni anno sono pochissimi, si contano davvero sulle dita di una mano. La percezione di insicurezza non si spiega con i numeri: in base ai dati diffusi dal Servizio studi del Senato, i casi giunti in dibattimento per eccesso colposo di legittima difesa sono stati appena cinque in quattro anni (dal 2013 al 2016): non un’emergenza per la sicurezza in Italia, poco ma sicuro. Inoltre, se una conseguenza della nuova legge sarà un maggior numero di armi “in circolazione”, ciò non si tradurrà in maggiore sicurezza (lo dimostrano le statistiche di altri paesi). Le armi in casa producono insicurezza e statisticamente un incremento di episodi di violenza …leggi tutto l’articolo