Tommaso Coluzzi – Fonte: ©Fanpage
03 giugno 2019
In Italia c’è un vero e proprio boom di licenze sportive per la detenzione di armi da fuoco. Negli ultimi tre anni sono aumentate del 27%, ma 460mila non sono iscritti a nessuna federazione sportiva né ad un poligono privato. Secondo la Stampa oggi per ogni militare ci sono 20 cittadini possessori di un’arma.
Giorgio Beretta, dell‘Osservatorio permanente sulle armi leggere, ha spiegato alla Stampa che “la legislazione italiana è sostanzialmente permissiva in materia di detenzione di armi”, infatti “a qualunque cittadino incensurato, esente da malattie nervose e psichiche, non alcolista o tossicomane, è consentito ottenere una licenza che permette di possedere tre pistole, dodici fucili semiautomatici e persino un numero illimitato di fucili da caccia”. Secondo il calcolo del quotidiano torinese in Italia c’è un militare per ogni venti civili possessori di un’arma da fuoco. Inoltre con la direttiva europea 477, recepita dal governo e applicata nel decreto 104 del 10 agosto 2018, è aumentato il numero di colpi nei caricatori, da 5 a 10 per le armi lunghe e da 15 a 20 per le armi corte. Il paradosso è che così i cittadini hanno più potenza di fuoco delle forze di polizia, che hanno caricatori da 15 colpi.