Giorgio Beretta – Fonte: ©Unimondo
15 gennaio 2021
Da domani, sabato 16 gennaio, è allarme sicurezzain tutti gli Stati Uniti. “Proteste armate sono in programma in tutte le 50 capitali di Stato e al Campidoglio di Washington da questo fine settimana fino a mercoledì 20 gennaio giorno dell’Inaugurazione del presidente eletto, Joe Biden” riporta un bollettino interno dell’FBI diffuso dalla rete televisiva ABC News. L’FBI avrebbe ricevuto informazioni anche riguardo a milizie armate di destra che minacciano di “prendere d’assalto” i tribunali e gli edifici governativi nel caso in cui il presidente Donald Trump venga rimosso dall’incarico prima del giorno dell’inaugurazione.
L’America chiede leggi più restrittive sulle armi
La retorica del “diritto alle armi”, sostenuta dalla National Rifle Association (NRA), la potente lobby armiera, è diventata un elemento fondamentale dei movimenti estremisti della destra americana. Ma la gran parte dei cittadini americani è stanca di questa retorica e chiede norme più severe sulle armi. Lo riporta la recente indagine del Gallup che dal 1990 svolge sondaggi su questa materia. Il 57% degli americani è favorevole a leggi più restrittive sulle armi, il 34% ritiene che vadano bene quelle esistenti e solo il 9% invoca norme più permissive. Nonostante un calo di 7 punti percentuali rispetto all’anno precedente, la gran parte degli americani giudica tuttora positivamente l’introduzione di maggiori controlli sulla detenzione di armi.
Il tema, come noto, contrappone chiaramente i due schieramenti politici: mentre l’85% degli elettori del partito democratico chiede norme più restrittive, solo il 22% dei repubblicani è favorevole; un divario mai così ampio negli ultimi 20 anni, segno di una frattura che Trump ha allargato. E’ soprattutto l’America rurale quella che ancora sostiene le norme attuali sulle armi, mentre la maggioranza delle donne, dei democratici e indipendenti, della popolazione urbanizzata e della East and West coast è favorevole a leggi più severe sulle armi…