Giorgio Beretta – Fonte: Il Nuovo Manifesto
31dicembre 2017
Bugie di Stato. Al reportage del Nyt la Farnesina risponde parlando di rispetto della legalità. Non è così: l’Italia viola la sua stessa legge e le convenzioni internazionali che vietano di armare Paesi coinvolti nella violazione del diritto umanitario
C’è voluto un reportage del New York Times per far sapere agli italiani che cosa ne pensa il nostro ministero degli esteri e della cooperazione internazionale delle bombe che l’Italia fornisce all’Arabia saudita per bombardare lo Yemen.
In un comunicato rabberciato in fretta e furia date le festività natalizie, la Farnesina ha infatti riciclato quanto i ministri Gentiloni e Pinotti avevano già detto negli anni scorsi in risposta ad alcune interpellanze parlamentari: «L’Italia – scrive la Farnesina – osserva in maniera scrupolosa il diritto nazionale ed internazionale in materia di esportazione di armamenti e si adegua sempre ed immediatamente a prescrizioni decise in ambito Onu o Ue. L’Arabia saudita non è soggetta ad alcuna forma di embargo, sanzione o altra misura restrittiva internazionale o europea».
Il ministero si è ovviamente guardato bene dal dire che la legge italiana che regolamenta le esportazioni di armamenti non vieta solamente le forniture a Paesi sottoposti a misure di embargo, ma anche «verso i Paesi i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell’Ue o del Consiglio d’Europa» (Legge 185/1990).
E che, come ha certificato il «Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen» trasmesso già nel gennaio scorso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – che ha ampiamente documentato l’utilizzo da parte dell’aeronautica militare saudita di bombe fabbricate dalla Rwm Italia per bombardare zone civili in Yemen –, non solo questi bombardamenti sono vietati dalle convenzioni internazionali ma «possono costituire crimini di guerra»…leggi tutto l’articolo sul PDF