La strage continua: dieci anni di omicidi con armi legalmente detenute

Giorgio Beretta – Fonte: © Unimondo
24 luglio 2020

Quello delle armi è un feudo intoccabile. Presieduto dai fabbricanti della Valtrompia, picchettato da riviste foraggiate mensilmente, controllato da associazioni, gruppi e gruppuscoli di sedicenti sportivi, appassionati, estimatori e oplofili di ogni risma. Ma, soprattutto, è la riserva di caccia – e di voti – delle forze politiche della destra: da quelle più liberal ai nostalgici con la fiamma tricolore nel simbolo fino agli indefessi scudieri di Alberto da Giussano.

Un feudo circondato da fili ad alta tensione. In cui, chi cerca di penetrare rischia grosso. Ancor più se si azzarda a promuovere qualche riforma che potrebbe intaccare gli interessi acquisiti ed i privilegi atavici dei detentori di armi (che però lamentano di essere “tartassati dalle tasse” per il costo di € 1,27 del Libretto per la licenza e di una marca da bollo da € 16,00 ogni 5 anni! vedasi qui). Che la riforma possa servire alla sicurezza pubblica o a cercar di evitare omicidi e delitti poco conta. La zona è off-limits per i profani. E i paladini del piombo sanno quali truppe usare per difenderla….

fotografia: pistole ad una fiera delle armi – ©YouReporter.it