L’industria italiana delle armi ridimensiona il suo volume di affari con 5,2 miliardi di euro tra autorizzazioni e vendite nel 2018. Ma produce e vende comunque di più degli anni scorsi
Dopo le ‘mega-commesse’ degli anni scorsi – aerei al Kuwait e navi al Qatar – l’industria italiana delle armi ridimensiona il suo volume di affari con 5,2 miliardi di euro tra autorizzazioni e vendite nel 2018. Ma produce e vende comunque di più degli anni scorsi, prima cioè delle grandi ordinazioni. Il dimezzamento delle nuove autorizzazioni del Governo, insomma, non mortifica il comparto bellico nazionale.
«Conte a dicembre disse che il governo era contrario a vendere armi all’Arabia Saudita», ricorda Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio Opal di Brescia. Nessuna traccia di questa contrarietà. Invece «per promuovere nuovi ordinativi nel Golfo Persico la Difesa ha promosso la ‘campagna navale’ della fregata Carlo Margottini che ha partecipato alla Naval Defence Exhibition 2019 degli Emirati Aarabi, con scali in Kuwait, Arabia Saudita, Oman».