Marco Cimminella – Fonte: Businessinsider
29 aprile 2021
Nell’anno della pandemia l’export di armi italiane non si ferma. Le autorizzazioni rilasciate nel 2020 per la vendita all’estero di materiale di armamento ha toccato il valore di quasi 4 miliardi di euro. Il 25% in meno rispetto al 2019, ma questo calo non deve trarre in inganno: “Anche se la crisi sanitaria ha leggermente limitato il volume d’affari del comparto bellico, la riduzione degli ordinativi è un fenomeno fisiologico: la nostra industria militare sta lavorando a pieno regime per realizzare le commesse sottoscritte negli anni scorsi”, dice a Business Insider Italia Giorgio Beretta, analista di Opal, Osservatorio permanente sulle armi leggere. Che spiega: “Tra il 2015 e il 2019, sono state autorizzate esportazioni per un controvalore di 40 miliardi di euro. La capacità produttiva delle aziende della Penisola è ormai al massimo: queste hanno bisogno di un po’ di tempo per smaltire i vecchi ordini, prima di assumere nuovi impegni”.
Il principale mercato di sbocco straniero dei sistemi militari italiani nel 2020 è stato l’Egitto, fa notare la Rete italiana pace e disarmo, che ha diffuso alcuni dati del nostro export di prodotti bellici dopo che la relativa Relazione governativa annuale è stata trasmessa al Parlamento, come richiesta dalla Legge 185/90. Nella top ten degli acquirenti, ci sono anche altri paesi extra Nato e Ue, vale a dire Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Turkmenistan.[…]