Katia Bonchi – Fonte: © Genova 24
15 maggio 2019
Se così non sarà in porto a Genova potrebbe esplodere la protesta. Amnesty: “Non escluso che imbarchi anche munizioni italiane”
Genova. Il Cargo Bahri Yanbu, con a bordo un carico di armi destinate all’Arabia Saudita per la guerra in Yemen, non deve attraccare nel porto di Genova. Lo stanno chiedendo a gran voce i portuali anche con un comunicato nazionale della Filt Cgil e le associazioni pacifiste a partire da Amnesty International. Due giorni fa a causa della protesta delle ong e degli attivisti francesi è stato impedito lo scalo della nave al porto di Le Havre dove avrebbe dovuto imbarcare diversi cannoni Cesar prodotti in Francia. In Francia le rivelazioni circa la vendita di armi al governo di Riad che le utilizzerebbe contro la popolazione civile sono opera del sito giornalistico d’inchiesta Disclose, che, grazie ad alcune carte dei servizi segreti, ha costretto il presidente francese Macron ad ammettere che la fornitura di armi all’Arabia Saudita non si è mai arrestata.
“Condividiamo e sosteniamo le preoccupazioni dei portuali di Genova sulla necessità di negare l’attracco alla nave cargo Bahri Yanbu con a bordo armi che potrebbero essere destinate a paesi arabi in guerra”. afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Natale Colombo che aggiunge “è su un caso come questo che il Ministro degli Interni, mantenendo fede ai trattati internazionali sottoscritti a difesa dei diritti umani e contro i conflitti armati che uccidono migliaia di civili innocenti, dovrebbe intervenire e chiudere i nostri porti per evitare che la nave in questione possa caricare armi anche nel nostro paese”….leggi tutto l’articolo