Irene Panighetti – Fonte: © Bresciaoggi
06 luglio 2018
LA CAMPAGNA. In Broletto il primo bilancio dell’iniziativa, inserita in quella nazionale, contro gli ordigni atomici. In provincia cresce l’adesione tra Comuni, enti e diverse associazioni «Ancora assente Palazzo Loggia, ma confidiamo nella maggioranza»
«Italia ripensaci e firma il Trattato per la messa la bando delle armi nucleari», approvato un anno fa (7 luglio 2017) dall’assemblea generale dell’Onu: questo il messaggio lanciato forte anche da Brescia e provincia, dove l’appello è stato per ora sottoscritto da quaranta Comuni, due enti Provincia e Unione dei Comuni della Valsaviore, 71 realtà tra gruppi, associazioni, parrocchie.
ASSENTE (temporaneo?) il Comune di Brescia, «ma siamo fiduciosi poichè il programma elettorale della coalizione che ha vinto prevede chiaramente un impegno concreto», ha osservato Mimmo Cortese, di Opal (Osservatorio permanente armi leggere con sede nella nostra città) durante l’incontro di bilancio ieri in Broletto. Presente una ventina di rappresentati delle realtà che, nel Bresciano, sono impegnati nella campagna «Italia ripensaci», con l’espressa richiesta al Governo di ratificare il trattato Onu…leggi tutto l’articolo sul PDF
COMUNICATO STAMPA
Oggi, venerdì 9 agosto 2019, anniversario del bombardamento atomico su Nagasaki, una delegazione del Comitato “Italia Ripensaci!” per la messa al bando delle armi nucleari, che a Brescia ha raccolto l’adesione di 46 Enti Locali tra i quali l’amministrazione provinciale, 72 associazioni, numerose parrocchie e 7.458 cittadini del territorio, è stata ricevuta dal dottor Salvatore Pasquariello, Viceprefetto di Brescia, al quale ha presentata la Campagna che, a seguito della approvazione del Trattato dell’ONU del 7 luglio 2017, ora, per essere resa esecutiva, deve raccogliere le ratifiche parlamentari di almeno 50 degli Stati membri.
La delegazione – composta dal Presidente del Consiglio Comunale di Brescia, Roberto Cammarata, e dai rappresentanti di Movimento Nonviolento, ADL, Pax Christi, ACLI, OPAL, Missione oggi, Banca Popolare Etica, Tavolo della pace Franciacorta, ANPI – ha illustrato al rappresentante del governo la forte preoccupazione per il crescere di segnali inquietanti, provenienti da più fronti sul tema:
– disdette degli accordi internazionali;
– ricerca di nuove e sempre più letali tecnologie;
– tentativi di nuove nazioni di dotarsi dell’arma nucleare come deterrente, analogamente a coloro che già la posseggono: USA, Russia, India, Pakistan, Francia, Gran Bretagna, Israele, Cina, Corea del Nord.
Il Viceprefetto ha attentamente ascoltato le ragioni del Comitato e gentilmente accolto il materiale consegnatogli, assicurando che sarà sua premura trasmettere le istanze presentate al Governo della Repubblica.
Sarà impegno del Comitato bresciano “Italia Ripensaci!” tenere aggiornata la Prefettura di Brescia e la cittadinanza sul prosieguo dell’iniziativa