Giorgio Beretta – Fonte: © Unimondo
09 giugno 2021
“Inaccettabile e fortemente preoccupante: per questo chiediamo che l’esercitazione militare venga sospesa fino a quando non vi saranno informazioni precise al riguardo ed invitiamo il Parlamento ad interpellare urgentemente il Ministro della Difesa affinché renda conto dell’esercitazione in atto, delle finalità e delle ripercussioni sui processi di distensione nella zona mediorientale e sulla politica estera e di difesa dell’Italia”.
La Rete Italiana Pace e Disarmo non usa mezzi termini per definire l’esercitazione militare “Falcon Strike 2021” in corso in questi giorni in Italia tra l’Aeronautica Militare Italiana, la US Air Force, la britannica Royal Air Force e l’aeronautica militare israeliana (IAF). “Si tratta – spiega il comunicato di Rete Pace e Disarmo – della prima esercitazione congiunta in cui sono impiegati i cacciabombardieri F-35 italiani a fianco non solo di quelli di Paesi alleati (Regno Unito e Stati Uniti) ma di un paese come Israele”. Che è un paese belligerante.
I silenzi del Ministero della Difesa
Un’operazione in grande stile (qui la mappa con le aree utilizzate) che durerà per dodici giorni (dal 6 al 17 giugno) e che prevede un ampio dispiegamento di mezzi militari italiani tra cui i caccia multiruolo Eurofighter Typhoon, i caccia da combattimento AMX, droni Predator ed elicotteri Augusta-Westland ed aerei da rifornimento. Ma di cui né il Ministero della Difesa né l’Aeronautica Militare italiana hanno dato notizia. Tutto quello che si sa proviene infatti da fonti militari israeliane che hanno dato la notizia, con grande enfasi, alla stampa nazionale, sul sito ufficiale della IAF e finanche sui canali social tra cui twitter e facebook.
“E’ evidente l’imbarazzo da parte del Ministero della Difesa italiano – ha commentato Rete Pace Disarmo – per un’operazione che, secondo fonti israeliane, vedrà l’utilizzo anche di un gran numero di batterie di missili terra-aria contro i caccia F-35 per creare un’atmosfera piena di minacce”. […]