Italia a mano armata: e tutto nella legalità

Eugenio Arcidiacono – Fonte: © Famiglia Cristiana
10 aprile 2017

Nel nostro Paese vengono commessi ogni mese più di quattro omicidi con armi legalmente detenute anche grazie a permessi per la caccia o il tiro sportivo. «Usate pure per vendette e femminicidi»

Cosa accomuna l’omicidio commesso dal fornaio Fabio Di Lello a Vasto, di cui è stato vittima il pirata della strada che aveva ucciso sua moglie, a quello del ristoratore lodigiano che ha fatto fuoco contro un ladro entrato nel suo locale? Entrambi sono stati commessi da persone che detenevano regolarmente l’arma. Se si sommano gli omicidi ai ferimenti e ai suicidi, si arriva a una cinquantina di casi, dall’inizio dell’anno, con protagoniste armi legalmente detenute: uno stillicidio, insomma. Con un dato che fa impressione: «Dal nostro database emerge che solo l’omicidio commesso dal ristoratore di Lodi sarebbe riconducibile alla legittima difesa: tutti gli altri sono femminicidi, vendette, conseguenze di liti familiari», spiega Giorgio Beretta, analista dell’Opal (Osservatorio permanente armi leggere)….Leggi tutto l’articolo su Famiglia Cristiana

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