Pierluigi Mele – Fonte: © Confini blog Rai News
09 gennaio 2018
L’inchiesta del New York Times sulle bombe italiane utilizzate dall’aeronautica militare saudita nel conflitto in Yemen ha riacceso l’attenzione e il dibattito sulle esportazioni di armamenti. Sollecitata dal prestigioso quotidiano d’oltreoceano, la Farnesina ha diffuso un comunicato e diversi commentatori hanno cercato di giustificare le forniture di sistemi militari alle forze armate della monarchia saudita. Nei giorni scorsi, a fronte della gravissima situazione umanitaria nello Yemen per il perdurare del conflitto, la Norvegia ha annunciato la sospensione delle esportazioni di armamenti oltre che ai sauditi anche agli Emirati Arabi Uniti. Il Parlamento europeo si è già ripetutamente espresso chiedendo di imporre un embargo sulle armi nei confronti dell’Arabia Saudita. Intanto, per garantirsi autonomia nel munizionamento militare, l’Arabia Saudita ha fatto sorgere una fabbrica alle porte di Riad. Facciamo il punto della situazione con Mimmo Cortese, membro del Consiglio scientifico dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia.
L’inchiesta del New York Times sulle bombe prodotte in Sardegna dalla RWM Italia ed utilizzate dall’aviazione saudita nei bombardamenti anche sulle zone civili in Yemen ha riportato all’attenzione pubblica il conflitto che si sta consumando nello Yemen. Dopo oltre mille giorni di conflitto, qual è la situazione in Yemen?
La situazione è terribile. Un paese già molto povero è stato devastato dalla guerra e dalle sue conseguenze più nefaste come le malattie e l’indigenza….leggi tutto l’articolo