Fabio Dessì – Fonte: ©TV La nuova Ecologia
3 maggio 2021
Investimenti nelle armi nel Next generation Eu
Anche l’articolo di Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa, si concentra sul Recovery plan, che maggioranza e opposizione con l’assenso del governo Draghi, vogliono sfruttare per produrre e acquistare armamenti. Una proposta inaccettabile secondo La Rete italiana pace e disarmo, che raduna 70 associazioni della società civile fra cui Legambiente. Perché al comparto militare-industriale è già indirizzato un flusso sovradimensionato di soldi pubblici: i fondi pluriennali di investimento e sviluppo infrastrutturale destinano alla Difesa 36,7 dei 143,9 miliardi di euro stanziati e di questi almeno 27 per l’acquisto di armamenti. Ma soprattutto perché questa scelta rappresenta l’esatto contrario degli obiettivi di rinascita che il Next generation intende perseguire: innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. La nostra industria militare fornisce gran parte degli arsenali a regimi autoritari, alimentando insicurezza internazionale e profitti.