Export armi: Italia sfiora il record vendendo ai regimi autoritari

Giorgio Beretta – Fonte: © Osservatorio Diritti
10 aprile 2018

Le autorizzazioni all’esportazione di armi e sistemi militari da parte dell’Italia hanno superato i 10 miliardi di euro nel 2017. Una cifra inferiore solo a quella fatta registrare nel 2016 dal governo Renzi. E raggiunta facendo affari anche con i regimi del Golfo Persico, impegnati in guerre che violano i diritti umani.

Non raggiungono il record storico siglato nel 2016 dal governo Renzi. Ma segnano comunque la seconda performance dal dopoguerra. E, soprattutto, confermano la propensione da parte dei recenti governi italiani a fare affari di armi con le monarchie autoritarie del Golfo Persico, in totale disprezzo delle violazioni dei diritti umani, del loro coinvolgimento nei conflitti mediorientali e finanche nel sostegno a gruppi terroristici.

Il mega-contratto per navi militari al Qatar

Sto parlando delle autorizzazioni all’esportazione di armi e sistemi militari: nel 2017 si sono attestate a 10,3 miliardi di euro, inferiori solo ai 14,6 miliardi del 2016 (leggi Armi italiane ai regimi autoritari). Il calo è dovuto soprattutto alla differenza di valore tra i due mega-contratti siglati nei due anni con due paesi della penisola araba.

Mentre nel 2016 l’affare di Alenia-Aermacchi (gruppo Leonardo, ex Finmeccanica) per la fornitura al Kuwait di 28 Eurofighter era valso 7,3 miliardi di euro, il contratto firmato nel 2017 da Fincantieri per quattro corvette, una nave per operazioni anfibie e due pattugliatori comprensivo del sistema di combattimento e di missili per il Qatarrisulterebbe essere di “soli” 3,8 miliardi di euro.

Eppure i primi annunci al tempo dell’accordo firmato nel 2016 dalla ministra Pinottiparlavano di 5 miliardi di euro e la cifra veniva confermata al momento della firma del contratto a Doha da parte del ministro Alfano…leggi tutto l’articolo

 

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