Chiara Cruciati – Fonte: © il manifesto
17 maggio 2020
Business militare. I dati resi noti da Rete Disarmo: il 62% diretto a paesi extra Ue/Nato. Egitto primo paese al mondo per autorizzazioni all’export. Tra le vendite del 2019, 32 elicotteri al regime di al-Sisi. Che intanto ha arrestato un altro giornalista
La schizofrenia dei dati sulla vendita di armi nel 2019, con il governo giallo-verde del Conte 1, è solo apparente. Il rapporto di Rete Disarmo che anticipa la Relazione governativa annuale sull’export di armamenti, appena inviata al parlamento, ribadisce la “normalità” del business militare.
Due i dati che saltano agli occhi: i due terzi delle vendite sono state dirette a paesi extra Ue ed extra Nato; l’Egitto è il primo paese al mondo per acquisto di armi italiane con un boom senza precedenti.
Sul primo fronte i numeri parlano di un anno in linea con il precedente: 5,174 miliardi di euro in autorizzazioni all’export per le aziende italiane (appena un -1,38% rispetto al 2018), di meno rispetto al triennio d’oro 2015-2017, ma che – scrive Rete Disarmo – sono frutto dell’effetto traino: «Si tratta dell’80% in più rispetto ai valori del 2014 per cui si può affermare che le esportazioni record del 2015-2017 hanno trascinato le commesse per l’industria militare italiana su un livello superiore a quello di inizio secolo, con ben 84 paesi destinatari».
Di questi cinque miliardi, il 62,7% è destinato a paesi extra europei ed extra Patto atlantico, tra cui Egitto, Algeria, Turkmenistan e Brasile: «Due terzi dei sistemi militari esportati sono destinati a paesi che non fanno parte delle alleanze politiche, economiche e militari dell’Italia, come Ue e Nato – ci spiega Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio sulle armi Opal di Brescia. Dimostra, ancora una volta, che i prodotti della cosiddetta “industria della difesa” servono molto poco alla difesa comune. Spesso sono forniture militari che sostengono regimi autoritari e repressivi e alimentano conflitti contribuendo all’instabilità di intere regioni. Negli ultimi anni il parlamento ha dedicato scarsissima attenzione all’esame della Relazione governativa: è ormai improrogabile un esame approfondito, noi siamo disponibili per audizioni».
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Foto: Un elicottero Agusta AW149 © Karol Placha Hetman