Cosa c’è nella proposta per liberalizzare la vendita di armi alle forze dell’ordine

di Fabio Salamida – Fonte: Wired.it

Nel nuovo disegno di legge Sicurezza, in esame al Senato, un emendamento per la “pistola personale” propone di estendere la vendita senza licenza e senza obbligo di denuncia a circa 300mila agenti

irca 300mila persone in divisa potrebbero acquistare armi senza l’obbligo di comunicarlo ad autorità o familiari e senza chiedere una licenza. Una sorta di “pistola personale”. Lo prevede un emendamento al contestato ddl Sicurrezza, ancora in discussione. La proposta di norma è stata inserita all’articolo 28 del provvedimento ed è destinata a far discutere. Il testo è stato già approvato alla Camera, ed è ora in commissione al Senato. Sono ancora possibili modifiche, e per questo è il caso di parlarne.

Dalla difesa personale alla sicurezza pubblica

A essere interessati dalla norma sulla “pistola personale” saranno gli agenti della polizia di Stato, i carabinieri, gli agenti della guardia di finanza, della polizia penitenziaria, il personale militare, i vigili del fuoco, le guardie boschive e gli agenti della polizia municipale.

“Fino ad oggi – spiega a Wired Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) – la possibilità di detenere delle armi per ragioni di difesa personale era prevista per figure apicali come ufficiali della pubblica sicurezza e magistrati, che per il loro lavoro sono maggiormente esposti. Parliamo di circa 11 mila persone”. (…)

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