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Il Parlamento verifichi i criteri e le modalità adottati da Agenzie Industrie Difesa nella vendita dei materiali militari dismessi

L'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) di Brescia e l’Osservatorio the Weapon Watch di Genova evidenziano le criticità e sollevano diversi interrogativi circa la conformità di alcune operazioni compiute dall’Agenzia Industrie Difesa, ente di diritto pubblico che agisce per conto del Ministero della Difesa. Si tratta delle operazioni che riguardano la vendita alla RUAG Holding, società svizzera di Stato nel settore armamenti, di un centinaio di carri armati Leopard 1A5, dismessi dall’Esercito italiano. Il caso è divenuto di pubblico dominio grazie a un’inchiesta della Radiotelevisione della Svizzera italiana. Riguarda l’intricata e poco trasparente vicenda...

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Indagine sulla produzione di armi in Liguria: presenti 55 punti tra aziende, uffici e laboratori

Redazione - Fonte: TeleRadio Pace TV 02 agosto 2022 Intervista a Carlo Tombola Coordinatore scientifico di Opal Dagli Usa altri 550 milioni di armi all'Ucraina: è un titolo che appare oggi sui quotidiani online. Domenica, il Papa aveva sottolineato che il commercio delle armi è uno scandalo. Ci siamo chiesti quanto è grande il settore in Liguria, chi coinvolge, che tipo di lavoro offre. A rispondere l'associazione The Weapon Watch collegata all'Osservatorio Per le Armi leggere   Il video dell'intervista

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COMUNICATO STAMPA DELL’OSSERVATORIO THE WEAPON WATCH

Fonte: The Weapon Watch 28 aprile 2021 L’associazione “The Weapon Watch - Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo” chiede che Autorità di Sistema Portuale e Guardia Costiera diano una risposta alle richieste di informazioni circa armamenti e munizioni che passano dal porto di Genova. Sono trascorsi quasi due anni dal blocco della “Bahri Yanbu”, la nave su cui il 20 maggio 2019 si stava caricando materiale militare destinato all’Arabia Saudita impegnata nella guerra in Yemen. Da allora le proteste contro le navi saudite si sono ripetute quasi mensilmente, mantenendo l’attenzione dell’opinione pubblica sul porto di Genova, da...

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Deadly Trade: How European and Israeli weapons exports are accelerating violence in Mexico

November 24, 2020: 5pm Central Europe / 11am Eastern / 10am CDMX / 8am Pacific Weapons companies based in Europe and Israel exported more than 238,000 firearms to Mexico for use by police between 2006 and 2018, in addition to thousands of weapons for military use. Gun homicides and other violence by state forces and criminal organizations increased dramatically during this period, while policies in arms exporting countries that neglect or violate human rights have contributed to the violence. Activists and researchers from six countries will present a new report that draws on thousands of pages of receipts for weapons...

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Lettera al Presidente dell’autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale

Comunicato - Fonte: © The Weapon Watch Genova, 26 settembre 2020 Caro Presidente Andrea Annunziata, le scriviamo per condividere, con lei e con le persone che in modo diverso lavorano nel porto di Augusta, una convinzione e una azione: la convinzione che un mondo senza armi nucleari è senza dubbio migliore e più sicuro, l’azione è la richiesta che l’Italia aderisca al Trattato per la moratoria totale delle armi atomiche, armi presenti anche nelle basi italiane degli “alleati” statunitensi. Siamo un gruppo di persone, uomini e donne di ogni età, appartenenti a mondi diversi, a tradizioni e culture diverse, ma...

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Armi turche all’Uganda, per Messina è un semplice “carico”

Carlo Tombola - Fonte: The Weapon Watch 26 agosto 2020 L’assai reputata «Janes», editrice specializzata nell’open-source defence intelligence,ha segnalato sul suo sito lo scorso 11 agosto1 la prima consegna relativa a un contratto da 20,7 milioni di $ firmato nel 2019, concernente veicoli blindati 4×4 “Hizir” prodotti dallasocietà turcaKatmerciler2 e acquistati da un non meglio identificato paese est-africano. L’articolo di «Janes» è corredato da una foto che mostra 15 veicoli militari in attesa dell’imbarco nel porto turco di Mersin, accanto alla nave ro-ro “Jolly Cobalto”che sta per effettuarne il trasporto, e ipotizza che il porto di sbarco potrebbe essere Gibuti,...

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Il porto di Genova e la nave delle armi

  Andrea Bottalico - Fonte: © Gli Asini Rivista 21 Luglio 2020 Oggi è ormai cosa piuttosto nota che otto merci su dieci nel mondo transitano via mare e di tutto quello che viene trasportato, molto viene trasportato nei container. Eppure, verso la fine degli anni Sessanta in pochi ci avrebbero scommesso. Si diceva che un giorno il capo dei camalli genovesi, mentre osservava il funzionamento di un carroponte montato sulla nave che agganciava e movimentava da solo i container, realizzò che svolgeva il lavoro di quattro portuali e impallidì. Stava finendo l’epoca del porto “emporio” che s’intravede insieme a...

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Dichiarare il Porto di Trieste libero dal transito di armi

Redazione - Fonte: © TGR Friuli Venezia Giulia 20 luglio 2020 La proposta di The weapon watch, analoga anche per altre città portuali italiane ed europee, viene presentata nella sede dell'Associazione Auser Dichiarare il Porto di Trieste libero dal transito di armi: è la proposta, sul modello anche di una legge attualmente in discussione al Laender di Amburgo, che viene presentata nel capoluogo nel pomeriggio di lunedì 20 luglio nella sede dell'Associazione per l'invecchiamento attivo Auser. Interviene Carlo Tombola, coordinatore di The Weapon Watch, Osservatorio internazionale sui movimenti d'armi nei porti, che ha presentato analoga proposta anche per altre città portuali...

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Gravi responsabilità del Governo italiano nel transito di materiali militari nei porti

Comunicato Stampa Gravi responsabilità del Governo italiano nel transito di materiali militari nei porti Presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Genova Brescia - Genova, mercoledì 19 febbraio 2020 L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) con sede a Brescia e The Weapon Watch, l’Osservatorio sulle armi nel porti europei e del Mediterraneo con sede a Genova ribadiscono il loro comune impegno nella denuncia delle responsabilità del governo italiano e delle aziende fornitrici di armamenti e munizioni che alimentano la guerra in Yemen con pesantissime conseguenze sulla popolazione civile locale. Chiedono alle autorità...

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