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Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)

Comunicato Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo   Fra pochi giorni si celebra il primo anno dall’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), il primo strumento internazionale che dichiara illegali le armi nucleari, discusso e votato all’ONU nel luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Si tratta di un giorno fondamentale per le campagne internazionali impegnate per il disarmo nucleare e dunque anche per Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo, promotrici nel nostro Paese della mobilitazione “Italia, ripensaci”.   Un anno dopo l’entrata in vigore del TPNW Discusso e votato all’ONU nel luglio...

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Il presidente Tokayev: «L’ordine regna ad Almaty»

Luigi De Biase - Fonte: © Il Manifesto 11 gennaio 2022 Kazakhstan. «È stato tentato golpe armato» con «interferenze esterne». E tace sulla protesta sociale Da 24 ore i social network hanno ripreso a funzionare in Kazakhstan e questo significa che le autorità considerano chiusa la rivolta costata la vita a più di 160 persone nella sola Almaty. «L’obiettivo era ovvio», ha detto il presidente, Kassym-Jomart Tokayev, nell’ultimo messaggio alla nazione: «Insidiare l’ordine costituzionale, distruggere le istituzioni e arrivare al potere». INSOMMA, NELLE STRADE di Almaty si è assistito la scorsa settimana a «un tentato golpe», per usare le parole...

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Battaglia navale

Giulio Cavalli - Fonte: © Left 13 Gennaio 2022 Nonostante la legge italiana vieti non solo l'esportazione ma anche il transito di armamenti verso Paesi in conflitto armato o che violano i diritti umani, la nave Bahri Yanbu, con carri armati a bordo, ha fatto scalo a La Spezia. Destinazione: Arabia Saudita [...] Opal (l’osservatorio permanente sulle armi leggere e sulle politiche di difesa e sicurezza) ci fa sapere che i veicoli provengono dal Canada, spediti dalla General dinamic land systems, specializzata in mezzi militari corazzati da combattimento e in carri armati. Sono destinati alla Royal Guard, la Guardia Reale...

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Il presidente Toqaev reprime la protesta anche con armi italiane

Michela A.G. Iaccarino - Fonte: © Il Fatto Quotidiano 11 gennaio 2022 Soprattutto quelle leggere: sono le armi che l’Italia esporta in Kazakistan da circa dieci anni. Gli agenti che in questi giorni hanno sparato ad altezza uomo sulla folla scesa in piazza a protestare contro l’aumento del costo del gas, da Astana ad Almaty, potrebbero utilizzare armi italiane. L’ultimo bilancio degli scontri riferisce di 164 morti, […] Leggi tutto l'articolo Il PDF dell'articolo

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La vendita di armi italiane al Kazakistan è un problema per il governo

Futura D’Aprile - Fonte: ©Editoriale Domani 10 gennaio 2022 Dal 2015 è in vigore un accordo di cooperazione militare tra Italia e Kazakistan volto a favorire l’export della difesa. Negli ultimi dieci anni il governo italiano ha autorizzato esportazioni di armi e materiali bellici al paese asiatico per oltre 1,7 milioni di euro. Il rischio è che parte delle munizioni acquistate dal Kazakistan siano usate per reprimere le proteste in corso dall’inizio del mese   Leggi tutto l'articolo Il PDF dell'articolo  

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“Il Governo sospenda le esportazioni di armi e munizioni al regime kazako”

Brescia, 10 gennaio 2022 Comunicato stampa di Rete Italiana Pace e Disarmo e Opal Brescia In considerazione della violenta repressione da parte delle forze di polizia e militari kazake nei confronti della popolazione e dei manifestanti l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) e la Rete Italiana Pace e Disarmo chiedono che venga immediatamente sospesa ogni fornitura di armi al governo e sia sospeso ogni accordo militare con lo Stato del Kazakistan. La legge 185/90 che regolamenta la materia vieta espressamente l’esportazione di armi e materiali militari a Paesi i cui governi sono responsabili di...

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Armi e munizioni italiane in Kazakhstan, l’appello per fermare le forniture

© Joseph Hersh, unsplash

Redazione - Fonte: ©Altreconomia 10 Gennaio 2022 La Rete pace e disarmo e l’osservatorio Opal chiedono al governo di interrompere l’export in base a quanto previsto dalla legge 185/90 e di sospendere l’Accordo di cooperazione militare del 2012 con il Paese asiatico. Tra i fornitori anche Fiocchi e Beretta In considerazione della violenta repressione da parte delle forze di polizia e militari kazake nei confronti della popolazione e dei manifestanti, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal) e la Rete italiana pace e disarmo chiedono che venga immediatamente sospesa ogni fornitura di armi al governo...

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In Kazakistan la rivolta è stata repressa anche con armi italiane

Redazione - Fonte: © Globalist 10 Gennaio 2022 L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa e la Rete Italiana Pace e Disarmo hanno chiesto che venga i sospesa ogni fornitura di armi al governo e sia sospeso ogni accordo militare con il Kazakistan. Sparate a vista. E’ l’ordine impartito a polizia ed esercito dal presidente del Kazakistan. E le armi utilizzate per reprimere la “rivolta del gas” sono anche made in Italy. Stop alla vendita di armi. “In considerazione della violenta repressione da parte delle forze di polizia e militari kazake nei confronti della popolazione...

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Porto d’armi e omicidi: introdurre controlli medici per accertare stato psicofisico dei detentori

Giorgio Beretta - Fonte: © Il Riformista 23 dicembre 2021 Nessuna intenzione vessatoria nei confronti di tiratori sportivi e cacciatori, ma la volontà di porre in atto misure praticabili e condivise per cercare di prevenire, per quanto possibile, un fenomeno sempre più ricorrente: gli omicidi e i delitti, tra cui soprattutto i femminicidi, commessi con armi regolarmente detenute. È quanto è emerso da un webinar promosso ieri dalla Rete italiana pace e disarmo (disponibile qui) sul tema della diffusione e dell’accesso legale alle armi da fuoco a cui hanno partecipato gli on. Walter Verini (PD) e Riccardo Magi (+Europa), le cui proposte di legge...

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In Italia 1 femminicidio su 7 è commesso con armi detenute legalmente

Ida Artiaco - Fonte: ©Fanpage.it 26 novembre 2021 Fanpage.it a colloquio con Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (OPAL) di Brescia: “Secondo il Rapporto del Senato sul femminicidio tra il 2017 e il 2018 in Italia il 16,1% di questi reati è stato commesso da legali detentori di armi da fuoco. Intervenire subito a livello legislativo per risolvere il problema”. In Italia un femminicidio su 7 è commesso con armi da fuoco legalmente detenute dall'omicida. Queste sono il secondo strumento più utilizzato per commettere questo tipo di omicidio, dopo le armi da taglio. A livello numerico, si tratta...

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