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Quelle bombe italiane all’Arabia Saudita

Tatiana Santi - Fonte: ©Sputnik Italia 15 settembre 2017 Imporre un embargo sulla vendita di armi all’Arabia Saudita, a chiederlo è il Parlamento Europeo, che negli ultimi anni a più riprese sollecita gli Stati membri a garantire il controllo delle esportazioni europee di sistemi militari. Quelle bombe italiane all’Arabia Saudita. Un possibile embargo sulla vendita di armi ai sauditi riguarderebbe direttamente anche l'Italia, la quale fornisce sistemi militari all'Arabia Saudita, ovvero sia bombe sganciate sullo Yemen. Si tratta di una guerra dimenticata, che provoca però tuttora morti civili...leggi tutto

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In 15 anni triplicate le licenze per uso sportivo

Raphaël Zanotti - Fonte: © La Stampa 10 settembre 2017 Le associazioni per il disarmo: sono necessari più controlli sugli appassionati Sapere quante armi sono presenti nelle case degli italiani e quante licenze vengono rilasciate dalle questure può sembrare semplice nell’era della tracciabilità. Non è così. Attualmente non esiste alcun database che fornisca l’informazione su quante armi vengano vendute agli italiani. E anche sulle licenze per porto d’armi c’è molta confusione. Secondo i dati forniti il 9 settembre a La Stampa dal Dipartimento di pubblica sicurezza, nel 2015 le licenze rilasciate erano 1.265.484. Ma secondo i dati fornitici due giorni prima dal...

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Guerra Yemen: Parlamento prenda posizione

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 29 luglio 2017 L’Italia è membro del Consiglio di Sicurezza Onu e tra i fondatori Ue: perché il Parlamento non propone d'accertare le violazioni della guerra in Yemen compiute dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita? E dica con chiarezza cosa ne pensa delle continue forniture di bombe "made in Italy" inviate ai sauditi per devastare lo Yemen E adesso tocca ai nostri parlamentari. Che non hanno più scuse per rifugiarsi dietro slogan del tipo «spetta all’Europa» o alla filastrocca del «devono mobilitarsi le Nazioni Unite» o, peggio ancora, all’andazzo del trafficante di armi: «Se...

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Boom delle licenze per porto d’armi Ecco chi spara in Lombardia

Luca Rinaldi - Fonte: © Corriere della Sera 18 luglio 2017 Mentre nel resto del Paese diminuiscono le licenze, qui cresce il numero dei permessi rilasciati: + 7%. In aumento anche il pericoloso mercato tra privati Continua il boom dei porto d’armi in Lombardia. I numeri aggiornati del ministero dell’Interno visionati dal Corriere parlano chiaro: dal 2014 al 2016 le licenze in regione sono in aumento di oltre il 7%. Numeri in controtendenza rispetto al dato nazionale, che ha visto nell’ultimo anno le licenze attive scendere dal milione e 237 mila del 2015 al milione e 205 mila del 2016. È stato...

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Bombe ai sauditi: per Banca Valsabbina è “normale attività”

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 13 luglio 2017 Deve aver creato non poco scompiglio la “Lettera aperta” (qui in .pdf) e il comunicato stampa (qui in .pdf) che la Campagna di pressione alle “banche armate” ha inviato ai vertici di Banca Valsabbina. Incalzata da precise domande e da una dettagliata documentazione sui rapporti che ha in corso con RWM Italia, l’azienda produttrice ed esportatrice delle micidiali bombe aeree della classe MK 80 e delle Paveway IV che l’aeronautica saudita da oltre due anni utilizza per fare carneficina in Yemen, Banca Valsabbina ha cercato di correre ai ripari rabberciando una risposta che, se non fosse patetica, sarebbe davvero ipocrita. Ma...

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Basta armi ai sauditi, lo chiede l’Europa

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 21 giugno 2017 Risoluzione del Parlamento europeo spinge verso l'embargo sulle armi all’Arabia Saudita Giovedì scorso, 15 giugno, il Parlamento europeo ha approvato una nuova risoluzione sulla “Situazione umanitaria nello Yemen”. Nessuno degli organi stampa nazionali – che pontificano sulla “guerra dimenticata in Yemen” – ne ha dato notizia. Men che meno, da quanto mi risulta, i partiti italiani dei parlamentari europei che pure l’hanno votata. A diffondere la notizia in Italia è stato il senatore sardo Roberto Cotti (M5S) attraverso la sua pagina Facebook. Eppure si tratta di una risoluzione importante. È, infatti, la terza volta...

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«Mio fratello meritava davvero di morire per avere sbagliato una volta?»

Monica Covielle - Fonte: © Vanity Fair 04 maggio 2017 Mentre alla Camera è in corso l’esame della proposta di legge sulla legittima difesa, abbiamo parlato con Nunzia Milite, l’avvocato del fratello dell'uomo ucciso dopo il furto all’osteria Dei Amis di Casaletto Lodigiano Gli hanno telefonato, parlando in romeno: «Tuo fratello è morto, non devi sapere altro». Nicolae Victor, che lavora come operaio in Svizzera, è il fratello di Petre Marin Ungureanu, il 32enne ucciso dopo la rapina all’osteria Dei Amis di Casaletto Lodigiano. Sconvolto, si è presentato ai carabinieri per identificare il suo corpo.... ... Secondo l’Osservatorio permanente sulle...

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Legittima difesa e armi: “Necessario rivedere le norme che regolamentano il porto d’armi e un censimento sulle armi”

22 aprile 2017 COMUNICATO STAMPA Nei prossimi giorni in Parlamento si discuteranno alcune proposte di modifica delle normative attinenti alla legittima difesa. Al riguardo, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) ritiene che, mentre possono essere comprensibili alcuni correttivi per modificare quelle norme che rischiano di penalizzare ingiustamente la persona che subisce un’aggressione, non è in alcun modo ammissibile l’assunto secondo cui “la difesa è sempre legittima”: per essere legittima la difesa deve, infatti, sempre rispondere alle condizioni, previste nel nostro ordinamento, della necessità di difendere se stessi o altri (e quindi come extrema...

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L’Onu e le bombe italiane in Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 14 aprile 2017 Pochi ne parlano e quasi mai in prima pagina o in prima serata. A differenza di quelli in Siria, Iraq e Libia, quello dello Yemen è un conflitto dimenticato. Volutamente dimenticato. Perché solleva troppe domande che celano molti interessi. Non solo quelli dei «soliti noti» (Stati Uniti e Russia), ma degli stessi paesi europei. E soprattutto dell’Italia. Eppure, la situazione è tragica e le Nazioni Unite parlano di «catastrofe umanitaria»: dopo due anni di scontri sono oltre 4.600 i morti solo tra i civili, oltre 8.100 i feriti e gli sfollati superano i tre...

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L’Onu e le bombe italiane sganciate sullo Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 31 marzo 2017 Siamo stati tra i primi a documentarlo con vari articoli per Unimondo. Ma adesso a certificarlo sono le Nazioni Unite. Lo scorso 27 gennaio è stato infatti trasmesso al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il “Rapporto finale del gruppo di esperti sullo Yemen” (qui in .pdf) che dimostra il ritrovamento, a seguito di due bombardamenti a Sana’a nel settembre 2016, di più di cinque “bombe inerti” sganciate dall’aviazione saudita contrassegnate dalla sigla “Commercial and Government Entity (CAGE) Code A4447”.Quest’ultima è riconducibile all’azienda RWM Italia S.p.A. del gruppo tedesco Rheinmetall, con sede legale in via Industrale 8/D a Ghedi,...

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