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Weapon Watch, dall’Italia la rete globale che svela i traffici di armi

Andrea Bottalico - Fonte: © Il Manifesto 14 febbraio 2020 Business militare. Il progetto nasce dalla mobilitazione dei portuali dello scorso anno contro il cargo saudita Bahri Yanbu. Uno strumento transnazionale di analisi dei movimenti e dei lavoratori per definire la geografia dei produttori di armi e i percorsi Anche la presenza di personale di polizia durante le soste delle Bahri entro la cinta portuale testimonia i forti interessi, venuti alla luce con l’azione dello scorso maggio a Genova. Come ha sottolineato Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal (Osservatorio Permanente Armi Leggere di Brescia), autore insieme a Sergio Finardi del...

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Patrick Zaky, gli affari con l’Egitto possono diventare un’arma per l’Italia

Andrea Lanzetta - Fonte: © TPI 13 febbraio 2020  L’Italia resta uno dei primi partner commerciali dell’Egitto, il cui ruolo nello scacchiere energetico mediterraneo sembra insostituibile, ma gli affari non devono necessariamente rappresentare un ostacolo alla difesa dei diritti umani, anzi Oltre all’energia infatti, anche il mercato della difesa egiziano attrae numerose aziende internazionali del settore, visto che il Cairo ha stanziato in media il 16,5 per cento del proprio bilancio in spese militari. Secondo la Presidenza del Consiglio dei ministri, nel 2018 l’Egitto, con il suo regime repressivo e militarista, era il decimo Paese al mondo per importazioni di...

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Egitto & co, tutte le armi italiane che calpestano i diritti umani

Alessandro Canella - Fonte: ©Radio Città Fujiko 11 febbraio 2020   “Il punto della questione – osserva Giorgio Beretta di Opal Brescia e Rete Italiana Disarmo, che ha tracciato un quadro ai nostri microfoni – è che le grandi commesse riguardano due aziende a controllo di Stato, Leonardo e Fincantieri. Anche quando si tratta di piccole commesse, tutto è finalizzato a tenere aperti i rapporti per contratti futuri”. All’indomani del colpo di Stato di Al Sisi, l’Unione europea aveva sospeso l’invio di armi, anche per volontà dell’ex-ministra degli Esteri Emma Bonino, ma poi l’Italia ha ripreso l’esportazione, fornendo 30mila pistole...

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La denuncia. In Italia le armi “legali” uccidono più della mafia

Fulvio Fulvi - Fonte: © Avvenire 11 febbraio 2020   Il confronto con il numero di omicidi di tipo mafioso (cioè 19 nel 2018, dati Istat), e per furti e rapine (12 nello stesso periodo) mette in evidenza come oggi nel nostro Paese le armi nelle mani dei legali detentori uccidono più della mafia e dei rapinatori. E a farne le spese sono soprattutto le donne. Ma c'è chi sostiene, come ha fatto di recente il leader della Lega, Matteo Salvini, che "le armi ad uso sportivo e per le persone perbene non devono far paura". Una frase che lascia perplessi....

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HIT Show 2020: Inaccettabile passerella di politici per incentivare la diffusione delle armi

Comunicato Stampa La fiera delle armi di Vicenza HIT Show 2020: Inaccettabile passerella di politici per incentivare la diffusione delle armi. Gravi responsabilità degli organizzatori del salone fieristico Brescia, martedì 11 febbraio 2020 La fiera HIT Show di Vicenza si è trasformata anche quest’anno in una passerella per diversi rappresentanti politici del centro-destra per incentivare la diffusione delle armi. La presenza per il terzo anno consecutivo del leader della Lega, Matteo Salvini, al quale gli organizzatori del salone fieristico hanno steso il tappeto di benvenuto per un “bagno di folla” e per l’immancabile discorso infarcito di selfie, e di altri rappresentanti...

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Giorgio Beretta: e se fossero le aziende armiere a dettare la politica estera dell’Italia?

Luca Kocci - Fonte: ©Adista 07 febbraio 2020 Per approfondire alcuni aspetti relativi all’export di armi italiane verso la Turchia rivelati da Altreconomia (v. qui), Adista ha intervistato Giorgio Beretta, autore dell’inchiesta insieme a Duccio Fanchini e analista dell’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia (Opal). Beretta, la vostra inchiesta su Altreconomia documenta un grande aumento delle esportazioni di armi made in Italy verso la Turchia, che di fatto è un Paese in guerra contro i curdi. La legge 185/90 sul commercio delle armi consente queste esportazioni? Cioè si tratta di un export illecito o solo inopportuno? Ci sono due...

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Navi da guerra italiane all’Egitto: “Il Governo dimentica Regeni (e le divergenze sulla Libia)”

Redazione - Fonte: ©Today 07 febbraio 2020 Pecunia non olet. Nel 2018 è decuplicato a oltre 69 milioni di euro l’export militare italiano verso l'Egitto, paese violatore seriale di diritti umani e con cui l'Italia vede aperto da 4 anni il contenzioso sull'assassinio a Il Cairo di Giulio Regeni ..E nel 2019 sarebbero state spedite al Cairo “armi leggere” per oltre 1,5 milioni di euro spiega al Manifesto Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio sulle armi leggere Opal. Ora le due navi da guerra che incrementerebbero gli "affari" con 1,5 miliardi di euro.E a finanziare il tutto sarebbero prestiti accordati da banche europee e agenzie...

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Elicotteri e navi militari, gli affari invisibili tra Italia ed Egitto

Chiara Cruciati - Fonte: © Il Manifesto 05 febbraio 2020 Armi. Indiscrezioni su nuovi contratti di vendita a favore della Difesa del Cairo. Fincantieri e Leonardo non commentano. Continua senza scossosi il flusso di armamenti tra i due paesi: nel 2018 boom dell’export (69 milioni di euro), nel 2019 armi leggere da 1,5 milioni (...) Nel 2019 l’andazzo è simile: «L’Italia ha continuato a fornire sistemi militari e armi leggere all’Egitto anche dopo l’omicidio di Giulio Regeni – spiega al manifesto Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio sulle armi leggere Opal – Nel 2019, da gennaio a ottobre, sono state spedite al...

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I produttori di armi europei stanno alimentando la guerra della droga in Messico

Robin Eveleigh (traduzione di Giacomo Stefanini) - Fonte: © Vice 05 febbraio 2020 Aziende italiane, belghe, austriache e rumene forniscono armi all'esercito, alla polizia e ai cartelli messicani, alimentando così un conflitto che solo l'anno scorso ha fatto 33mila vittime. Quando lo scorso ottobre Ovidio Guzmán López—figlio del più famoso boss del traffico di droga internazionale, El Chapo, in carcere dal 2016—è stato sorpreso da una pattuglia durante un controllo di routine, la polizia messicana ha subito pensato di aver fatto un colpaccio. L'attivista Carlo Tombola di Opal Brescia ha collaborato con Lindsay-Poland per rivelare la portata degli accordi tra...

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European Gun Makers Are Quietly Supplying the Mexican Drug Wars

Robin Eveleigh - Fonte: © Vice 28 Jan 2020 ...Campaigner Carlo Tombola collaborated with Lindsay-Poland to expose the scale of Italy’s arms deals with Mexico, and said the social climate of the Val Trompia region, seat of Beretta’s HQ and home to the Beretta family’s imposing stone villa, is an "arrogant exhibition of power and wealth." "The family has interests in banking and they put on public shows of benevolence by funding art events and even a cancer charity,” he said. “Meanwhile Italian weapons exports and the lack of end use controls are pouring fuel on the fire of violence...

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