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Contratti militari tra Italia e Israele, adesso basta

Giorgio Beretta - Fonte: Il Manifesto 15 maggio 2021 Business armato. La campagna Banche armate chiede la fine degli affari di interscambio militare tra Roma e Tel Aviv. Dopo 20 anni di restrizioni governative, la svolta arriva con Monti nel 2012 e prosegue fino a oggi con uno scambio di armi, aerei e tecnologie. Un «salto di qualità». Così l’allora presidente del Consiglio, Mario Monti, nell’aprile 2012 definì l’accordo per la vendita a Israele di «velivoli d’addestramento» prodotti dalla Alenia-Aermacchi. Per vent’anni i governi italiani, pur mantenendo buoni rapporti diplomatici e commerciali con Tel Aviv, avevano messo in pratica una politica...

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Myanmar, salta la tregua con l’etnia Karen, a migliaia fuggono nella giungla, sbloccati gli aiuti umanitari

Redazione - Fonte: © Repubblica 13 maggio 2021 Proiettili italiani sparati dai golpisti in Myanmar? L'incontro delle Associazioni per la difesa dei diritti umani con il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano [...]Proiettili italiani usati dai militari. "Il sottosegretario del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Manlio Di Stefano (M5S) ha raccolto le nostre osservazioni e richieste sulla questione dei bossoli di produzione italiana impiegati dall'esercito del Myanmar - ha detto Cecilia Brighi, dell'Associazione Italia-Birmania Insieme - con l'impegno che ne riferirà anche al ministero degli Interni". La dichiarazione c'è stata al termine di un incontro virtuale, che si...

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Export di armi. Le regole sono giuste e i cittadini lo hanno ben chiaro

Giorgio Beretta e Francesco Vignarca - Fonte: © Avvenire 09 maggio 2021 Il caso Yemen, le manovre contro la legge 185, un sondaggio rivelatore Il sondaggio d’opinione di Greenpeace pubblicato ieri in anteprima da 'Avvenire' fotografa un sentiment nazionale che le forze politiche dovrebbero considerare con attenzione. I cittadini dei quattro principali Paesi produttori di sistemi militari nell’Unione Europea – Francia, Germania, Italia e Spagna – contestano fortemente le politiche di esportazione di armamenti dei loro governi. Il punto più critico per due italiani su tre è la considerazione che il Governo non tenga sufficientemente conto dei princìpi morali ed etici...

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Le armi e la motovedetta con cui i libici ci hanno sparato potrebbero essere italiane

Alessandro Canella - Fonte: © Radio Città Fujiko 07 maggio 2021 Momenti di tensione nel Mediterraneo, ieri, quando il peschereccio “Aliseo” della flotta di Mazara del Vallo, impegnato in una battuta di pesca al largo delle coste di Bengasi, è stato mitragliato da una motovedetta militare libica. I colpi d’arma da fuoco hanno ferito il comandante, Giuseppe Giacalone a un braccio. La nave Libeccio della Marina Militare è intervenuta in soccorso. L’episodio è stato condannato d’ufficio da tutti i partiti, ma ciò che pochi hanno detto è che sia la motovedetta che le armi in mano ai libici potrebbero essere...

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Armi italiane: la metà dell’export va in Nord Africa e Medio Oriente

Giorgio Beretta - Fonte: Osservatorio Diritti 7 maggio 2021 Dall'Egitto allo Yemen, dalla Libia all'Iraq: la maggior parte delle armi italiane è esportata da 5 anni nelle zone più calde del pianeta. In anteprima un'analisi dettagliata dell'ultima relazione del governo sulle esportazioni italiane di armamenti. Ancora una volta sono Africa settentrionale e Medio Oriente le principali zone di destinazione delle armi e dei sistemi militari made in Italy. Nell’area di maggior tensione del mondo (guerra in Siria e Yemen, conflitti in Libia e Iraq), nella quale persistono gravissime violazioni dei diritti umani (Egitto e monarchie del Golfo) e dei diritti dei popoli (come palestinesi, saharawi, curdi) è stata diretta anche nel 2020, per il quinto anno consecutivo, la gran parte degli armamenti...

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“Birmania, democrazia interrotta”: videoconferenza a sostegno del popolo birmano

mercoledì 5 maggio 2021 alle ore 21,00 sulla piattaforma Zoom Un aggiornamento della situazione, e a sostegno del popolo birmano che chiede la liberazione dei prigionieri politici, e il ritorno alla democrazia il Centro per la Pace Forlì-APS e il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo – Onlus di Forlì hanno organizzato una videoconferenza. "Tre mesi fa il Myanmar è rimasto scioccato da un colpo di stato militare. Molto sangue e molte lacrime sono state versate. Ma il Myanmar non si è fermato. Da un lato un popolo pacifico che chiede e vuole il rispetto del voto...

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La pandemia non ferma il business delle armi italiane: nel 2020 autorizzati 4 miliardi di export. Egitto primo acquirente

Marco Cimminella - Fonte: Businessinsider 29 aprile 2021  Nell’anno della pandemia l’export di armi italiane non si ferma. Le autorizzazioni rilasciate nel 2020 per la vendita all’estero di materiale di armamento ha toccato il valore di quasi 4 miliardi di euro. Il 25% in meno rispetto al 2019, ma questo calo non deve trarre in inganno: “Anche se la crisi sanitaria ha leggermente limitato il volume d’affari del comparto bellico, la riduzione degli ordinativi è un fenomeno fisiologico: la nostra industria militare sta lavorando a pieno regime per realizzare le commesse sottoscritte negli anni scorsi”, dice a Business Insider Italia...

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Armi all’Egitto: un governo di “piazzisti” è una vergogna italiana

Umberto De Giovannangeli - Fonte: Globalist 28 aprile 2021 Il Governo Draghi pare intenzionato a continuare a fare affari con al Sisi visto che ha avallato l'invio delle seconda Fremm all'Egitto e confermato la Headline sponsor a Fincantieri per la fiera degli armamenti Edex 2021 Per una volta, stravolgiamo la grammatica giornalistica. Partendo dal commento. Lo facciamo perché il commento in questione sintetizza mirabilmente un dato politico che Globalist ha documentato con articoli e interviste. "Il Governo Draghi - commenta Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio Opal - pare intenzionato a continuare a fare affari militari con al Sisi visto che ha...

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Egitto e Italia: amore e affari alla faccia dei diritti umani continuamente violati

Antonio Mazzeo -  Fonte: ©Africa ExPress 17 Aprile 2021 Cittadinanza italiana per Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università degli studi di Bologna da 14 mesi trattenuto in carcere dal regime di Al-Sisi? “Si tratta di un’iniziativa parlamentare in cui il governo non è coinvolto al momento”. Così la pensa e lo dice il premier Mario Draghi gelando l’opinione pubblica nazionale e le forze politiche che hanno votato nei giorni scorsi un ordine del giorno per concedere la cittadinanza al giovane ingiustamente detenuto al Cairo. Per Draghi, evidentemente, Erdogan è un dittatore, mentre Al-Sisi va sostenuto e riverito perché è un solido...

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Armi. Il caso Zaki non rallenta l’export: all’Egitto un’altra nave militare italiana

Luca Liverani - Fonte: ©Avvenire 14 aprile 2021 Consegnata da Fincantieri alla Marina egiziana la seconda fregata Fremm. Nonostante le tensioni tra Roma e Il Cairo per violazioni dei diritti umani e il sostegno egiziano alla guerra civile in Libia. La detenzione di Zaki. L'omicidio Regeni. Le violazioni dell'embargo sulle armi in LIbia denunciate dall'Onu. Nulla mette in discussione i contratti tra Roma e Il Cairo sulle esportazioni di armi. Così, mentre in Senato si discuteva la mozione sulla cittadinanza italiana allo studente egiziano in carcere, la seconda fregata multiruolo Fremm consegnata sabato scorso a La Spezia alla marina egiziana, attraccava...

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