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Le armi inviate in scenari di guerra finiscono nelle mani sbagliate e la storia lo dimostra

Luca Attanasio - Fonte: © Domani 11 maggio 2022 È una vetta senza precedenti che segnala una crescita dello 0,7 percento rispetto al 2020 e un incremento del 12 percento negli ultimi dieci anni. In molti casi le armi, esportate dai maggiori spenditori, prima vengono inviate per “aiuto”, come nei casi dell’Afghanistan, dell’Iraq o della stessa Ucraina, poi, una volta terminato il confronto militare, restano sul territorio e finiscono sempre in mani sbagliate. L’elenco degli esempi di ammassamenti di armi sfociati in drammatici fallimenti è talmente lungo da apparire imbarazzante.   Leggi tutto l'articolo

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Armi italiane all’estero, le strane incongruenze del nostro traffico bellico

Giorgio Beretta – Fonte: Il Manifesto 20 aprile 2022 La relazione annuale A fronte di oltre 3,6 miliardi di euro di licenze all’esportazione, nella Relazione al parlamento solo circa 225 milioni di consegne. Dogane, non è la sola discrepanza. E in commissione Difesa del Senato al via la discussione. E’ stata inviata nei giorni scorsi ai presidenti di Camera e Senato la Relazione annuale sulle esportazioni e importazioni di materiali d’armamento. Due volumi di 2.423 pagine firmati dal Presidente del Consiglio. Ma che Draghi, con ogni probabilità, non ha nemmeno visto. Perché ad un economista, accademico ed esperto di cifre...

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EU member states exported weapons to Russia after the 2014 embargo

By Laure Brillaud, Ana Curic, Maria Maggiore, Leïla Miñano and Nico Schmidt  - Fonte: © Investigate Europe 17 March 2022 Missiles, aircraft, rockets, torpedoes, bombs. Russia continued to buy EU weapons until at least 2020. Despite the ongoing embargo, ten member states exported € 346 million worth of military equipment, according to public data analysed by Investigate Europe. Some of these weapons could be used against Ukraine now. “Our destinies are linked. Ukraine is part of the European family. Vladimir Putin’s aggression is an aggression against all the principles we hold dear” said EU Commission president Ursula von der Leyen. Last...

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“Mostrare solo i muscoli con Putin ci porta dritti al conflitto nucleare”

Tommaso Coluzzi - Fonte: ©Fanpage.it 2 marzo 2022 Giorgio Beretta, analista dell’Opal, spiega in un’intervista a Fanpage.it che l’atteggiamento muscolare dell’Occidente nei confronti della Russia “ci porta dritti al conflitto nucleare”. Il comportamento in atto da mesi e la decisione di armare l’Ucraina “alimentano un’escalation che non si sa dove ci possa portare”. "Il vero realismo è quello dei pacifisti. Oggi il realismo della guerra e del mostrare i muscoli ci porta dritti al conflitto nucleare". Non ha dubbi Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere, su cosa succederà se l'Italia, l'Europa e l'Occidente continueranno con questa linea sulla...

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Non armiamo la pace

Patrizia Pallara - Fonte: ©Collettiva 2 marzo  2022 L'Italia approva per decreto l'invio di materiali militari a supporto del governo ucraino, alimentando un conflitto in cui a guadagnarci sono le aziende produttrici di sistemi antimissili e mitragliatrici. Una decisione che favorisce l'escalation del conflitto e pone la questione del ruolo della Nato e dell'Unione europea. (...) “Anche se la decisione sul piano normativo è legale, rimangono alcuni problemi di fondo – afferma Giorgio Beretta, ricercatore analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, che condanna l'invasione militare dell'Ucraina da parte delle forze armate russe...

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Guerra Ucraina: gli interessi di Russia, Nato e Usa e il ruolo dell’Italia

Giorgio Beretta - Fonte: ©Osservatorio Diritti 25 Febbraio 2022 La dottrina delle "sfere di influenza" e il commercio di armi: ecco come e perché siamo arrivati alla guerra in Ucraina e quali sono le proposte del movimento pacifista per uscire da questa situazione Quello che vediamo all’opera in Ucraina è anche l’ennesimo braccio di ferro tra i complessi militari-industriali di Stati Uniti, Russia e dei Paesi della Nato. Come ha spiegato Francesco Vignarca dell’Osservatorio Milex, «dietro alle scelte di Putin delle ultime settimane ci sono i ritorni economici per il complesso militare-industriale russo, controllato dallo Stato». Il principale produttore di armi russo è il conglomerato Almaz-Antey (figlio di “risistemazioni” volute da Putin), che si...

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Il presidente Tokayev: «L’ordine regna ad Almaty»

Luigi De Biase - Fonte: © Il Manifesto 11 gennaio 2022 Kazakhstan. «È stato tentato golpe armato» con «interferenze esterne». E tace sulla protesta sociale Da 24 ore i social network hanno ripreso a funzionare in Kazakhstan e questo significa che le autorità considerano chiusa la rivolta costata la vita a più di 160 persone nella sola Almaty. «L’obiettivo era ovvio», ha detto il presidente, Kassym-Jomart Tokayev, nell’ultimo messaggio alla nazione: «Insidiare l’ordine costituzionale, distruggere le istituzioni e arrivare al potere». INSOMMA, NELLE STRADE di Almaty si è assistito la scorsa settimana a «un tentato golpe», per usare le parole...

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Battaglia navale

Giulio Cavalli - Fonte: © Left 13 Gennaio 2022 Nonostante la legge italiana vieti non solo l'esportazione ma anche il transito di armamenti verso Paesi in conflitto armato o che violano i diritti umani, la nave Bahri Yanbu, con carri armati a bordo, ha fatto scalo a La Spezia. Destinazione: Arabia Saudita [...] Opal (l’osservatorio permanente sulle armi leggere e sulle politiche di difesa e sicurezza) ci fa sapere che i veicoli provengono dal Canada, spediti dalla General dinamic land systems, specializzata in mezzi militari corazzati da combattimento e in carri armati. Sono destinati alla Royal Guard, la Guardia Reale...

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Il presidente Toqaev reprime la protesta anche con armi italiane

Michela A.G. Iaccarino - Fonte: © Il Fatto Quotidiano 11 gennaio 2022 Soprattutto quelle leggere: sono le armi che l’Italia esporta in Kazakistan da circa dieci anni. Gli agenti che in questi giorni hanno sparato ad altezza uomo sulla folla scesa in piazza a protestare contro l’aumento del costo del gas, da Astana ad Almaty, potrebbero utilizzare armi italiane. L’ultimo bilancio degli scontri riferisce di 164 morti, […] Leggi tutto l'articolo Il PDF dell'articolo

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La vendita di armi italiane al Kazakistan è un problema per il governo

Futura D’Aprile - Fonte: ©Editoriale Domani 10 gennaio 2022 Dal 2015 è in vigore un accordo di cooperazione militare tra Italia e Kazakistan volto a favorire l’export della difesa. Negli ultimi dieci anni il governo italiano ha autorizzato esportazioni di armi e materiali bellici al paese asiatico per oltre 1,7 milioni di euro. Il rischio è che parte delle munizioni acquistate dal Kazakistan siano usate per reprimere le proteste in corso dall’inizio del mese   Leggi tutto l'articolo Il PDF dell'articolo  

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