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Armi negli Usa, le lobby non sono invincibili

Carlo Cefaloni - Fonte: ©Città Nuova 27 marzo 2018 La grande manifestazione del 24 marzo dimostra la maturazione di un rifiuto crescente dello strapotere della National Rifle Association, l’associazione dei produttori di armi. Ma il nostro Paese, secondo esportatore mondiale di armi cosiddette leggere, non è indenne da una certa cultura della falsa sicurezza. Intervista a Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di difesa e sicurezza di Brescia. Le immagini delle oceaniche ed emozionanti manifestazioni negli Stati Uniti contro la pratica della circolazione indiscriminata delle armi in quel grande Paese hanno offerto il volto di una società che...

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Riarmo di Stato

Fabio Dessì - Fonte: © La Nuova Ecologia 23 marzo 2018 Nel 2018 il ministero dello Sviluppo economico “investirà” 3,5 miliardi di euro per l’acquisto di armamenti, il 5% in più rispetto al 2017. Tra distorsioni e paradossi / "Ma il Parlamento che fa?", intervista a Giorgio Beretta / Cooperazione, dove sei? Più che la guerra, l’Italia ripudia il buon senso. È sorprendente scoprire fra i dati contenuti negli stati di previsione allegati alla legge di bilancio che nel 2018 il ministero dello Sviluppo economico sganci 3,5 miliardi di euro per l’acquisto di armamenti militari (+ 5% rispetto al 2017). E ancora più...

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“Manca un adeguato controllo da parte del Parlamento”

Fabio Dessì - Fonte: © La Nuova Ecologia23 marzo 2018Giorgio Beretta, protagonista della campagna “Contro i mercanti di morte”, denuncia la scarsa trasparenza sull’export di armi. E le responsabilità dei media Sociologo, membro della Rete per il disarmo, analista per l’Osservatorio sulle armi leggere di Brescia, ricercatore sui temi del commercio internazionale di armamenti e sul ruolo delle banche. Giorgio Beretta è stato fra i protagonisti della campagna “Contro i mercanti di morte”, che negli anni ‘80 svelò all’opinione pubblica lo scandalo della vendita di armi a Paesi sotto embargo come il Sudafrica. E che nel 1990 portò l’Italia a...

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Il Golfo persico tira, al via joint venture ed elicotteri

Carlo Tombola - Fonte: © Il Manifesto 16 marzo 2018 La recentissima joint venture tra Beretta e il governo del Qatar è una conferma di una tendenza da tempo in atto – la proiezione internazionale e delocalizzatrice dell’azienda bresciana – e al tempo stesso un fatto nuovo, perché per la prima volta la Beretta avrà una base produttiva nel Golfo persico, una delle zone più conflittuali del pianeta». Quello della Beretta non è il solo grande affare di armi tra Italia e Qatar. Nella posizione internazionale di secondo piano – ma comunque di rilievo – in cui l’Italia è collocata,...

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L’omicidio di Cisterna di Latina e quell’arma d’ordinanza

Giorgio Beretta - Fonte: ©Unimondo 03 marzo 2018 “Perché aveva ancora la pistola d’ordinanza?”.“Non lo so, non lo chieda a me”. La domanda della giornalista di TGcom24 all’avvocato Maria Belli, il legale della signora Antonietta Gargiulo solleva una questione che molti si sono posti a seguito dell’efferato omicidio di Cisterna di Latina. Come noto, mercoledì scorso l’appuntato dei Carabinieri, Luigi Capasso, ha sparato con la sua arma d’ordinanza alla moglie Antonietta Gargiulo ferendola gravemente e successivamente è salito in casa dove ha sparato tre colpi uccidendo le figlie Martina e Alessia di 7 e 13 anni e successivamente, sempre con la pistola d’ordinanza, si è suicidato....

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Cresce il popolo degli italiani armati

Romina Gobbo - Fonte: © Famiglia Cristiana 16/02/2018  Nei giorni di Hit Show, la fiera delle armi comuni di Vicenza, le associazioni Opal e ControllArmi hanno organizzato il convegno “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l'Italia che si arma”. Ne è emerso un quadro preoccupante «L'Italia è un Paese molto sanguinoso, il primo in Europa per numero di omicidi». A dirlo è il giornalista Riccardo Iacona, intervenuto nei giorni scorsi a Vicenza, al convegno “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l'Italia che si arma”, organizzato nei locali dei missionari saveriani, da Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa) e ControllArmi (Rete italiana per...

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Così l’industria bellica italiana arma le guerre di Erdogan

Giorgio Beretta - Fonte: ©  Il Nuovo Manifesto 04 febbraio 2018 È uno dei maggiori clienti delle nostre aziende militari, soprattutto quelle a controllo statale come Leonardo (già Finmeccanica) e Fincantieri. Al quale l’Italia esporta un ampio arsenale bellico: dalle pistole ai fucili mitragliatori, dai veicoli terrestri agli aeromobili, dalle apparecchiature per la direzione del tiro fino a bombe, siluri, razzi e missili. È la Turchia di Erdoagan alla quale nel 2016 (ultimo dato disponibile) il governo Renzi ha autorizzato esportazioni di sistemi militari per oltre 134 milioni di euro. Una cifra, tutto sommato, modica che però fa di Ankara...

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Yemen e armi ai sauditi: coerenza nordica, ipocrisia italica e i suoi giannizzeri

Giorgio Beretta - Fonte: ©Unimondo 10 gennaio 2018 Un annuncio fastidioso. Meglio non darne notizia e non rilasciare commenti. Così è stato considerato a Roma il comunicato con cui nei giorni scorsi il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni per le forniture di armi e munizioni agli Emirati Arabi Uniti. Un fastidio comprensibile considerati i lucrosi affari delle nostre industrie militari con gli Emiri del Golfo. Ma ancor più in ragione della motivazione: “Sulla base di una valutazione globale della situazione nello Yemen e dei crescenti rischi associati all’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti nel Paese il ministero degli Affari esteri...

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Ipocrisia italica

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 10 gennaio 2018 fotografia © BlastingNews Un annuncio fastidioso. Meglio non darne notizia e non rilasciare commenti. Così è stato considerato a Roma il comunicato con cui nei giorni scorsi il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni per le forniture di armi e munizioni agli Emirati Arabi Uniti. Un fastidio comprensibile considerati i lucrosi affari delle nostre industrie militari con gli Emiri del Golfo. Ma ancor più in ragione della motivazione: “Sulla base di una valutazione globale della situazione nello Yemen e dei crescenti rischi associati all’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti nel Paese il...

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Rwm Italia, ora la produzione potrebbe andare in Arabia Saudita

Giorgio Beretta - Fonte: Il Nuovo Manifesto 03 gennaio 2018 Potrebbe presto essere trasferita in Arabia Saudita la produzione di bombe aeree ML82, ML83 e MK84 della Rwm Italia attualmente prodotte nello stabilimento di Domusnovas in Sardegna per le forniture all’aeronautica militare saudita. È massimo il riserbo a Domusnovas e a Ghedi (Brescia), dove la Rwm Italia ha la sua sede legale, sia soprattutto da parte del colosso tedesco che controlla l’azienda: il colosso tedesco Rheinmetall Defence. Nel marzo del 2016, la multinazionale tedesca, attraverso la sua controllata sudafricana Rheinmetall Denel Munition (Rdm) e in joint-venture con la Saudi Military...

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