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Il Golfo persico tira, al via joint venture ed elicotteri

Carlo Tombola - Fonte: © Il Manifesto 16 marzo 2018 La recentissima joint venture tra Beretta e il governo del Qatar è una conferma di una tendenza da tempo in atto – la proiezione internazionale e delocalizzatrice dell’azienda bresciana – e al tempo stesso un fatto nuovo, perché per la prima volta la Beretta avrà una base produttiva nel Golfo persico, una delle zone più conflittuali del pianeta». Quello della Beretta non è il solo grande affare di armi tra Italia e Qatar. Nella posizione internazionale di secondo piano – ma comunque di rilievo – in cui l’Italia è collocata,...

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L’omicidio di Cisterna di Latina e quell’arma d’ordinanza

Giorgio Beretta - Fonte: ©Unimondo 03 marzo 2018 “Perché aveva ancora la pistola d’ordinanza?”.“Non lo so, non lo chieda a me”. La domanda della giornalista di TGcom24 all’avvocato Maria Belli, il legale della signora Antonietta Gargiulo solleva una questione che molti si sono posti a seguito dell’efferato omicidio di Cisterna di Latina. Come noto, mercoledì scorso l’appuntato dei Carabinieri, Luigi Capasso, ha sparato con la sua arma d’ordinanza alla moglie Antonietta Gargiulo ferendola gravemente e successivamente è salito in casa dove ha sparato tre colpi uccidendo le figlie Martina e Alessia di 7 e 13 anni e successivamente, sempre con la pistola d’ordinanza, si è suicidato....

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Cresce il popolo degli italiani armati

Romina Gobbo - Fonte: © Famiglia Cristiana 16/02/2018  Nei giorni di Hit Show, la fiera delle armi comuni di Vicenza, le associazioni Opal e ControllArmi hanno organizzato il convegno “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l'Italia che si arma”. Ne è emerso un quadro preoccupante «L'Italia è un Paese molto sanguinoso, il primo in Europa per numero di omicidi». A dirlo è il giornalista Riccardo Iacona, intervenuto nei giorni scorsi a Vicenza, al convegno “Insicurezza, rancore, farsi giustizia: dentro l'Italia che si arma”, organizzato nei locali dei missionari saveriani, da Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa) e ControllArmi (Rete italiana per...

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Così l’industria bellica italiana arma le guerre di Erdogan

Giorgio Beretta - Fonte: ©  Il Nuovo Manifesto 04 febbraio 2018 È uno dei maggiori clienti delle nostre aziende militari, soprattutto quelle a controllo statale come Leonardo (già Finmeccanica) e Fincantieri. Al quale l’Italia esporta un ampio arsenale bellico: dalle pistole ai fucili mitragliatori, dai veicoli terrestri agli aeromobili, dalle apparecchiature per la direzione del tiro fino a bombe, siluri, razzi e missili. È la Turchia di Erdoagan alla quale nel 2016 (ultimo dato disponibile) il governo Renzi ha autorizzato esportazioni di sistemi militari per oltre 134 milioni di euro. Una cifra, tutto sommato, modica che però fa di Ankara...

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Yemen e armi ai sauditi: coerenza nordica, ipocrisia italica e i suoi giannizzeri

Giorgio Beretta - Fonte: ©Unimondo 10 gennaio 2018 Un annuncio fastidioso. Meglio non darne notizia e non rilasciare commenti. Così è stato considerato a Roma il comunicato con cui nei giorni scorsi il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni per le forniture di armi e munizioni agli Emirati Arabi Uniti. Un fastidio comprensibile considerati i lucrosi affari delle nostre industrie militari con gli Emiri del Golfo. Ma ancor più in ragione della motivazione: “Sulla base di una valutazione globale della situazione nello Yemen e dei crescenti rischi associati all’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti nel Paese il ministero degli Affari esteri...

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Ipocrisia italica

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 10 gennaio 2018 fotografia © BlastingNews Un annuncio fastidioso. Meglio non darne notizia e non rilasciare commenti. Così è stato considerato a Roma il comunicato con cui nei giorni scorsi il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni per le forniture di armi e munizioni agli Emirati Arabi Uniti. Un fastidio comprensibile considerati i lucrosi affari delle nostre industrie militari con gli Emiri del Golfo. Ma ancor più in ragione della motivazione: “Sulla base di una valutazione globale della situazione nello Yemen e dei crescenti rischi associati all’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti nel Paese il...

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Rwm Italia, ora la produzione potrebbe andare in Arabia Saudita

Giorgio Beretta - Fonte: Il Nuovo Manifesto 03 gennaio 2018 Potrebbe presto essere trasferita in Arabia Saudita la produzione di bombe aeree ML82, ML83 e MK84 della Rwm Italia attualmente prodotte nello stabilimento di Domusnovas in Sardegna per le forniture all’aeronautica militare saudita. È massimo il riserbo a Domusnovas e a Ghedi (Brescia), dove la Rwm Italia ha la sua sede legale, sia soprattutto da parte del colosso tedesco che controlla l’azienda: il colosso tedesco Rheinmetall Defence. Nel marzo del 2016, la multinazionale tedesca, attraverso la sua controllata sudafricana Rheinmetall Denel Munition (Rdm) e in joint-venture con la Saudi Military...

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Le bombe italiane sono illegali. E il governo lo sa

Giorgio Beretta - Fonte: Il Nuovo Manifesto 31dicembre 2017 Bugie di Stato. Al reportage del Nyt la Farnesina risponde parlando di rispetto della legalità. Non è così: l'Italia viola la sua stessa legge e le convenzioni internazionali che vietano di armare Paesi coinvolti nella violazione del diritto umanitario C’è voluto un reportage del New York Times per far sapere agli italiani che cosa ne pensa il nostro ministero degli esteri e della cooperazione internazionale delle bombe che l’Italia fornisce all’Arabia saudita per bombardare lo Yemen. In un comunicato rabberciato in fretta e furia date le festività natalizie, la Farnesina ha...

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Perché l’Egitto ha ‘relazioni uniche’ con l’Italia

Costanza Spocci - Fonte: © Limesonline 08 dicembre 2017 ......... Il sostegno che l’Italia ha dato all’Egitto non si è limitato però solo alle parole. Nel 2013 l’autorizzazione all’export di armi italiane verso il Cairo ha un picco che raggiunge i 30,2 milioni di euro 1, con esportazioni effettive per 25.467.200 euro in pieno embargo 2 nel 2014: una parte corrisponde a 30 mila armi leggere 3 destinate alle forze di sicurezza egiziane, ovvero pistole utilizzate dalla polizia con lo scopo di reprimere le manifestazioni nel sangue, come è avvenuto innumerevoli volte. «La stabilità prima di tutto» è il mantra...

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Aung San Suu Kyi: nelle viscere della santità.

Mimmo Cortese  - Fonte: © Blog personale 03 novembre 2017 Ciò che sta accadendo alla minoranza musulmana dei Rohingya, in Birmania, è gravissimo: un massacrogeneralizzato e la messa in fuga di un intero popolo. I fatti sono stati accertati da più parti, agenzie internazionali, ONG e molti seri reporter hanno documentato chiaramente ciò che sta succedendo. Non sono quindi accettabili reticenze, silenzi e men che meno bugie da parte del governo di Yangon e della sua esponente più importante e conosciuta, Aung San Suu Kyi. Le pur vistose attenuanti – legate alla “pasta” sanguinolenta e nauseabonda di cui è fatta la casta militare...

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