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Cambiamo mira, investiamo nella pace

ATTENZIONE: AGGIORNAMENTO DEL 19/10/2020. IN CONFORMITÀ  CON IL DCPM DEL 18/10/2020, L’EVENTO E’ STATO ANNULLATO E VERRA’ NUOVAMENTE RIPROGRAMMATO APPENA LE CONDIZIONI LO PERMETTERANNO, SECONDO QUANTO PREVISTO DALLE DISPOSIZIONI ANTI-CONTAGIO DA CORONAVIRUS CHE VERRANNO EMANATE DALLE AUTORITÀ COMPETENTI. Fonte: © Africa Rivista 06 ottobre 2020 Il business degli armamenti alimenta guerre e instabilità in molte parti dell’Africa. E il mondo della finanza, a noi vicino, è responsabile di questo oscuro commercio che semina morte e non conosce crisi. A 20 anni dal lancio della Campagna di pressione alle Banche Armate – promossa dalle riviste Missioni Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia – venerdì 30 ottobre alle...

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Italiani a mano armata

Adil - Fonte: © La stanza di Adil 05 ottobre 2020 Esportazioni verso regimi autoritari e nazioni in guerra, femminicidi, possibilità di detenere un vero arsenale con una semplice licenza per uso sportivo, dati opachi e norme da rivedere... Conversazione con Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni. Ascolta l'intervista

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La finanza che abbiamo in comune

Una iniziativa dei Git di Parma - Reggio Emilia - Modena - gruppo Mission Parma Venerdì 18 settembre ore 20:45 incontro Online su piattaforma Meet   Coordina l’incontro: Marco Gallicani Banca Etica Riflessione iniziale: Padre Filippo Ivardi direttore di Nigrizia Intervengono: - Giorgio Beretta analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi comuni - Daria Iacopozzi consigliera comunale di Parma e relatrice della mozione "tesoreria disarmata Parma chiuse" - Marco Boschini coordinatore associazione dei comuni virtuosi Chiedi il link per il collegamento a gitparma@bancaetica.org    

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In lockdown picco di femminicidi: 44 in 87 giorni

Paola Rizzi - Fonte: © Business Insider Italia 12 settembre 2020 Le armi legali servono più a uccidere le donne che a difendersi dai malfattori. A luglio nel giro di due giorni sono morte Anastasia Rossi, Eufrosina Martini e Grazia Sicilia. Hanno poche cose in comune: Anastasia era un’infermiera 35enne di Borgotaro, Eufrosina una pensionata 71enne di Bagnolo Piemonte, Grazia una venditrice ambulante 45enne siciliana ma residente ad Aprilia. A unirle però due cose: sono morte ammazzate dal compagno o marito, che in tutti e tre i casi si è poi sparato in testa, e sono state uccise con armi legalmente...

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Studi e Ricerche di Opal

“STUDI E RICERCHE DI OPAL”   L’Agenzia Industrie Difesa e le operazioni di importazione ed esportazione di armamenti Giorgio Beretta, Carlo Tombola 11 settembre 2020 Sommario. Con questo primo contributo – nel trentesimo anniversario della legge n. 185 del 1990 che ha stabilito “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento” – dedicato all’analisi delle autorizzazioni governative concesse per il commercio di armamenti, OPAL intende porre una specifica attenzione all’attività dello Stato italiano come attore nel mercato degli armamenti. Al centro della ricerca, l’Agenzia Italiana Difesa, ente di diritto pubblico che agisce per conto del Ministero della...

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Femminicidio: il lockdown triplica gli omicidi di donne

Giorgio Beretta - Fonte: ©OsservatorioDiritti 4 settembre 2020 Durante la chiusura per l'emergenza sanitaria sono triplicati gli omicidi che hanno avuto come vittima una donna, arrivando a un femminicidio ogni due giorni. L’ambito di maggior pericolosità oggi è quello familiare dove avvengono oltre la metà degli omicidi in Italia. Ecco tutti i dati del Dossier Viminale 2020. Una strage di donne. Questo è stato il lockdown che ha costretto alla convivenza forzata anche molte donne con rapporti difficili in famiglia e le donne in via di separazione spesso da mariti e compagni violenti. Una strage annunciata da molti segnali (si veda Violenza...

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Morire in casa ai tempi del coronavirus

Andrea Maggiolo - Fonte: ©Today 3 settembre 2020  Altro che calo dei reati gravi durante il lockdown: i numeri del Viminale raccontano un'altra realtà. Ne abbiamo parlato con Giorgio Beretta (Opal). Servono più attenzione alle situazioni "fragili" (l'insicurezza è tra le mura di casa, e le donne sono le più a rischio) e più trasparenza sul numero di armi legalmente detenute in Italia Le nostre città sono sicure: il pericolo molte volte è tra le mura di casa. L'allarme sicurezza in Italia non c'è, non esiste, non è suffragato dai numeri, nonostante alcuni partiti politici spingano ciclicamente su questo tasto....

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Elenco degli Omicidi con armi detenute con regolare licenza nel 2020

DATABASE DEGLI OMICIDI CON ARMI DETENUTE CON REGOLARE LICENZA NEL 2020 (in aggiornamento) a cura di Giorgio Beretta​ per l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa Legittima difesa, Viene qui riportato l’elenco per l’anno 2020 degli omicidi compiuti in Italia con armi legalmente detenute e/o da legali detentori di armi. Si tratta di un elenco di chiara importanza perché le statistiche nazionali e internazionali sugli omicidi solitamente non distinguono tra quelli effettuati da malfattori e criminali pregiudicati che usano armi illegali e quelli compiuti da legali detentori di armi e/o con armi detenute da legali detentori. L’elenco...

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Rwm Italia amplia la fabbrica ma riduce gli operai

Madi Ferrucci – Fonte: © il manifesto 28 agosto 2020 Business delle armi. La doppia strategia della fabbrica di bombe di Domusnovas: 90 lavoratori in cassa integrazione, altri 80 non hanno ottenuto il rinnovo del contratto mentre va avanti l’iter burocratico per l’ampliamento dello stabilimento sardo. Dal primo agosto 90 lavoratori della fabbrica di bombe Rwm con sede a Domusnovas, in Sardegna, sono entrati in cassa integrazione e altri 80 non hanno ottenuto il rinnovo del contratto. La decisione di ridurre l’organico era stata presa dalla casa madre tedesca e dalla dirigenza italiana dopo che nel giugno 2019 il governo Conte...

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Armi turche all’Uganda, per Messina è un semplice “carico”

Carlo Tombola - Fonte: The Weapon Watch 26 agosto 2020 L’assai reputata «Janes», editrice specializzata nell’open-source defence intelligence,ha segnalato sul suo sito lo scorso 11 agosto1 la prima consegna relativa a un contratto da 20,7 milioni di $ firmato nel 2019, concernente veicoli blindati 4×4 “Hizir” prodotti dallasocietà turcaKatmerciler2 e acquistati da un non meglio identificato paese est-africano. L’articolo di «Janes» è corredato da una foto che mostra 15 veicoli militari in attesa dell’imbarco nel porto turco di Mersin, accanto alla nave ro-ro “Jolly Cobalto”che sta per effettuarne il trasporto, e ipotizza che il porto di sbarco potrebbe essere Gibuti,...

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