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Export armi italiane e diritti umani violati

Evento Online di Rete Italiana Pace e Disarmo e Amnesty Trento MERCOLEDÌ 26 MAGGIO 2021 ALLE ORE 18:00 Ogni giorno, migliaia di persone sono uccise, ferite o costrette a fuggire dalle loro case a causa della violenza e dei conflitti armati.La maggior parte delle vittime nei conflitti armati sono civili. Armi come i missili distruggono ospedali, case, mercati e sistemi di trasporto. La vita delle persone viene distrutta. Il trattato globale sul commercio delle armi (ATT) è diventato diritto internazionale il 24 dicembre 2014. L’applicazione del trattato sul commercio delle armi implica, per ogni Stato che lo ha ratificato, l’obbligo...

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L’Italia vende armi a Israele: ecco cosa c’entriamo col conflitto israelo-palestinese

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 21 maggio 2021 Armi automatiche, bombe, razzi e missili, veicoli terrestri, aeromobili e poi ancora munizioni, strumenti per la direzione del tiro, apparecchi specializzati per l’addestramento e per la simulazione di scenari militari. C’è un ampio campionario dell’arsenale bellico negli oltre 90 milioni di euro di forniture di sistemi militari dall’Italia a Israele degli ultimi sei anni (2015-2020). Spiccano soprattutto quei 17,5 milioni di euro di autorizzazioni rilasciate nel 2019 nella categoria militare ML2 che comprende «bocche da fuoco, obici, cannoni, mortai, armi anticarro, lanciaproiettili e lanciafiamme militari»: quale tra questi è impossibile saperlo, vista la poca trasparenza delle...

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Troppi anziani sono armati. Servono subito nuove regole

Giorgio Beretta – Fonte: © Avvenire 20 maggio 2021 Sabato 10 aprile a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, un pensionato di 83 anni, Renzo Tarabella, dopo aver ucciso a colpi di pistola la moglie, Maria Grazia Valovatto di 70 anni e il figlio disabile Wilson di 51 anni ha sparato e ucciso i proprietari dell’appartamento in cui viveva, Osvaldo Dighera di 74 anni e la moglie Liliana Heidempergher di 70 anni e poi ha tentato di suicidarsi. Non è ancora chiaro il motivo – probabilmente per depressione e rancore verso i vicini –, ma è stato appurato che l’arma utilizzata...

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Contratti militari tra Italia e Israele, adesso basta

Giorgio Beretta - Fonte: Il Manifesto 15 maggio 2021 Business armato. La campagna Banche armate chiede la fine degli affari di interscambio militare tra Roma e Tel Aviv. Dopo 20 anni di restrizioni governative, la svolta arriva con Monti nel 2012 e prosegue fino a oggi con uno scambio di armi, aerei e tecnologie. Un «salto di qualità». Così l’allora presidente del Consiglio, Mario Monti, nell’aprile 2012 definì l’accordo per la vendita a Israele di «velivoli d’addestramento» prodotti dalla Alenia-Aermacchi. Per vent’anni i governi italiani, pur mantenendo buoni rapporti diplomatici e commerciali con Tel Aviv, avevano messo in pratica una politica...

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Export di armi. Le regole sono giuste e i cittadini lo hanno ben chiaro

Giorgio Beretta e Francesco Vignarca - Fonte: © Avvenire 09 maggio 2021 Il caso Yemen, le manovre contro la legge 185, un sondaggio rivelatore Il sondaggio d’opinione di Greenpeace pubblicato ieri in anteprima da 'Avvenire' fotografa un sentiment nazionale che le forze politiche dovrebbero considerare con attenzione. I cittadini dei quattro principali Paesi produttori di sistemi militari nell’Unione Europea – Francia, Germania, Italia e Spagna – contestano fortemente le politiche di esportazione di armamenti dei loro governi. Il punto più critico per due italiani su tre è la considerazione che il Governo non tenga sufficientemente conto dei princìpi morali ed etici...

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Armi italiane: la metà dell’export va in Nord Africa e Medio Oriente

Giorgio Beretta - Fonte: Osservatorio Diritti 7 maggio 2021 Dall'Egitto allo Yemen, dalla Libia all'Iraq: la maggior parte delle armi italiane è esportata da 5 anni nelle zone più calde del pianeta. In anteprima un'analisi dettagliata dell'ultima relazione del governo sulle esportazioni italiane di armamenti. Ancora una volta sono Africa settentrionale e Medio Oriente le principali zone di destinazione delle armi e dei sistemi militari made in Italy. Nell’area di maggior tensione del mondo (guerra in Siria e Yemen, conflitti in Libia e Iraq), nella quale persistono gravissime violazioni dei diritti umani (Egitto e monarchie del Golfo) e dei diritti dei popoli (come palestinesi, saharawi, curdi) è stata diretta anche nel 2020, per il quinto anno consecutivo, la gran parte degli armamenti...

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“Birmania, democrazia interrotta”: videoconferenza a sostegno del popolo birmano

mercoledì 5 maggio 2021 alle ore 21,00 sulla piattaforma Zoom Un aggiornamento della situazione, e a sostegno del popolo birmano che chiede la liberazione dei prigionieri politici, e il ritorno alla democrazia il Centro per la Pace Forlì-APS e il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo – Onlus di Forlì hanno organizzato una videoconferenza. "Tre mesi fa il Myanmar è rimasto scioccato da un colpo di stato militare. Molto sangue e molte lacrime sono state versate. Ma il Myanmar non si è fermato. Da un lato un popolo pacifico che chiede e vuole il rispetto del voto...

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Armi all’Egitto: un governo di “piazzisti” è una vergogna italiana

Umberto De Giovannangeli - Fonte: Globalist 28 aprile 2021 Il Governo Draghi pare intenzionato a continuare a fare affari con al Sisi visto che ha avallato l'invio delle seconda Fremm all'Egitto e confermato la Headline sponsor a Fincantieri per la fiera degli armamenti Edex 2021 Per una volta, stravolgiamo la grammatica giornalistica. Partendo dal commento. Lo facciamo perché il commento in questione sintetizza mirabilmente un dato politico che Globalist ha documentato con articoli e interviste. "Il Governo Draghi - commenta Giorgio Beretta, analista dell'Osservatorio Opal - pare intenzionato a continuare a fare affari militari con al Sisi visto che ha...

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COMUNICATO STAMPA DELL’OSSERVATORIO THE WEAPON WATCH

Fonte: The Weapon Watch 28 aprile 2021 L’associazione “The Weapon Watch - Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo” chiede che Autorità di Sistema Portuale e Guardia Costiera diano una risposta alle richieste di informazioni circa armamenti e munizioni che passano dal porto di Genova. Sono trascorsi quasi due anni dal blocco della “Bahri Yanbu”, la nave su cui il 20 maggio 2019 si stava caricando materiale militare destinato all’Arabia Saudita impegnata nella guerra in Yemen. Da allora le proteste contro le navi saudite si sono ripetute quasi mensilmente, mantenendo l’attenzione dell’opinione pubblica sul porto di Genova, da...

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