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L’idolo della bomba atomica non ci salva dalla pandemia

In diretta sulla pagina Facebook “Economia Disarmata" Venerdì 24 aprile 2020 dalle ore 19:00 Alla vigilia della Liberazione, in collegamento con Brescia, terra dei “ribelli per amore”, nell’ora più buia della lotta contro il contagio del virus, è urgente ripudiare il falso dogma dell’incubo nucleare, affrontando il fatto che, a due passi da Ghedi, sede di una base militare, ospitiamo le bombe atomiche B-61. Ne parliamo, in collegamento video live su facebook, con: - don Fabio Corazzina, parroco del quartiere Fiumicello Brescia; - Mauro Scaroni, pax Christi Brescia; - Lisa Clark, campagna mondiale per l’abolizione delle armi nucleari Nobel per la...

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Rapporto di OPAL sui dati del Banco Nazionale di Prova

Cala per sesto anno consecutivo la produzione italiana di “armi comuni” che nel 2019 ha segnato il dato più basso degli ultimi 15 anni: dopo il record di oltre 1 milione di armi prodotte nel 2013 è diminuita a poco più di 703mila del 2019 con un decremento complessivo del 31,5%, una riduzione quindi di quasi un terzo. E’ quanto emerge dall’ampio studio curato da Carlo Tombola, coordinatore scientifico dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia dal titolo “I dati del Banco Nazionale di Prova di Brescia nel contesto dell’informazione sulla produzione...

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Genova, i portuali contro la “nave della morte” saudita: “Fateci vedere cosa trasporta”

Redazione - Fonte: © Le Iene - Mediaset 17 febbraio 2020 Proprio di questo noi di Iene.it abbiamo parlato con Carlo Tombola, presidente di Weapon Watch, osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei: “L’Arabia Saudita è il più grande acquirente di armi al mondo e l’Italia è asservita al gioco diplomatico internazionale, in cui Riyad è un attore di grande importanza geopolitica in un quadro diplomatico dominato dagli Stati Uniti di Trump”. “Questo tipo di attività non è vietato”, ci ha spiegato Tombola. “L’Arabia Saudita non è mai stato dichiarato come Paese a cui imporre un embargo sulle armi,...

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A Genova la nave con armi saudite: “Va fermata, l’Italia è asservita”

Redazione - Fonte: © Le Iene - Mediaset 16 febbraio 2020 “L’Arabia Saudita è il più grande acquirente di armi al mondo e l’Italia è asservita al gioco diplomatico internazionale, in cui Ryad è un attore di grande importanza geopolitica in un quadro diplomatico dominato dagli Stati Uniti di Trump”. A parlare con Iene.it è Carlo Tombola, presidente di Weapon Watch, osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei. “Questo tipo di attività non è vietato”, ci spiega Tombola. “L’Arabia Saudita non è mai stato dichiarato come Paese a cui imporre un embargo sulle armi, anche per via del suo potere...

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Weapon Watch, dall’Italia la rete globale che svela i traffici di armi

Andrea Bottalico - Fonte: Sereno Regis venerdì 14 Febbraio 2020 Business militare. Il progetto nasce dalla mobilitazione dei portuali dello scorso anno contro il cargo saudita Bahri Yanbu. Uno strumento transnazionale di analisi dei movimenti e dei lavoratori per definire la geografia dei produttori di armi e i percorsi ...La costituzione di «Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo» nasce dal blocco di quella nave saudita e dall’esigenza di esplorare la realtà dell’economia di guerra. All’origine del blocco vi è stata la mobilitazione che ha coinvolto diversi gruppi indipendenti in Belgio, Francia, Spagna, Italia, che...

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I produttori di armi europei stanno alimentando la guerra della droga in Messico

Robin Eveleigh (traduzione di Giacomo Stefanini) - Fonte: © Vice 05 febbraio 2020 Aziende italiane, belghe, austriache e rumene forniscono armi all'esercito, alla polizia e ai cartelli messicani, alimentando così un conflitto che solo l'anno scorso ha fatto 33mila vittime. Quando lo scorso ottobre Ovidio Guzmán López—figlio del più famoso boss del traffico di droga internazionale, El Chapo, in carcere dal 2016—è stato sorpreso da una pattuglia durante un controllo di routine, la polizia messicana ha subito pensato di aver fatto un colpaccio. L'attivista Carlo Tombola di Opal Brescia ha collaborato con Lindsay-Poland per rivelare la portata degli accordi tra...

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European Gun Makers Are Quietly Supplying the Mexican Drug Wars

Robin Eveleigh - Fonte: © Vice 28 Jan 2020 ...Campaigner Carlo Tombola collaborated with Lindsay-Poland to expose the scale of Italy’s arms deals with Mexico, and said the social climate of the Val Trompia region, seat of Beretta’s HQ and home to the Beretta family’s imposing stone villa, is an "arrogant exhibition of power and wealth." "The family has interests in banking and they put on public shows of benevolence by funding art events and even a cancer charity,” he said. “Meanwhile Italian weapons exports and the lack of end use controls are pouring fuel on the fire of violence...

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Cosa prevede l’alleanza tra Messico e Ue contro il traffico d’armi

Rossana Miranda - Fonte: ©Formiche.net 10 dicembre 2019 Tra le altre cose, l’accordo prevede lo scambio di informazioni tra il governo messicano e i Paesi europei firmatari. Il report sulle armi made in Italy in mano ai narcos Una battaglia combattuta insieme per frenare il flusso illecito di armi. Il Messico e l’Unione europeo hanno siglato ieri un accordo di cooperazione contro il traffico di materiale bellico. Hanno firmato l’alleanza strategica rappresentanti diplomatici di Germania, Austria, Spagna, Italia e Romania, insieme alla delegazione dell’Unione europea in Messico. Il report, a cura di Carlo Tombola dell’Osservatorio Permanente Armi Leggere e Politiche...

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Armi in Messico, l’Italia contribuisce a massacri e sparizioni

Emanuele Isonio - Fonte: © Valori 14 novembre 2019 In Messico, circolano almeno 20mila pistole e fucili "sottratte" al controllo governativo. Una su sette è italiana e viene usata per far sparire le persone scomode «Negli ultimi dodici anni – spiega a Valori Carlo Tombola, dell’Osservatorio Permanente Armi Leggere, OPAL –  l’Italia è stata il secondo maggiore fornitore di pistole, fucili e munizioni non militari al Messico. Due terzi delle armi importate dal Paese centroamericano provengono dagli Stati Uniti. Ma la metà della quota restante è Made in Italy. In pratica un’arma da fuoco su sette è tricolore. In media, le...

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Il made in Italy che contribuisce al massacro messicano

Redazione - Fonte: © Unità 12 novembre 2019 «Le esportazioni di armi italiane e la mancanza di controlli sull’uso finale stanno alimentando il fuoco della violenza in Messico», ha dichiarato Carlo Tombola dell’Osservatorio Permanente Armi Leggere, OPAL. «L’Italia dovrebbe sospendere le esportazioni di armi in Messico», ha aggiunto. La Posizione Comune dell’UE afferma che, quando “esiste un chiaro rischio che la tecnologia o le attrezzature militari da esportare possano essere utilizzate per la repressione interna”, le licenze di esportazione dovrebbero essere negate. Ciò è particolarmente vero per i paesi con gravi violazioni dei diritti umani. In effetti, gli utenti finali...

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