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Armi: il boom dell’export italiano nel 2016 in barba all’etica

Francesco Bertolino  - Fonte:  ©Lettera 43 27 novembre 2017 La guerra è denaro e in Medio Oriente il conflitto è sempre nell'aria. I produttori di armi nostrani l'hanno fiutata e nel 2016 hanno fornito ai governi locali armi e munizioni per 161 milioni di euro, in aumento del 63% rispetto all'anno precedente. Un dato registrato con preoccupazione dall'Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal) nel suo annuale rapporto sull'export italiano...leggi tutto l’articolo

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OPAL: Cala l’export italiano di armi, ma non ai regimi del Medio Oriente

Giorgio Beretta - Fonte: ©Unimondo 27 novembre 2017  Diminuisce, seppur di poco, l’export italiano di armi e munizioni, ma toccano record storici le forniture al Medio Oriente di munizionamento militare e di armi leggere, soprattutto di pistole. E’ questo, in estrema sintesi, ciò che emerge dal “Rapporto sulle esportazioni nel 2016 di armi e munizioni dall’Italia e dalla provincia di Brescia” che gli analisti dell’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e di Difesa (OPAL) hanno presentato in anteprima nazionale durante una conferenza stampa venerdì scorso a Brescia...lleggi tutto l'articolo sul sito di Unimondo   SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva

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Armi e munizioni, un quarto è bresciano

Irene Panighetti - Fonte: ©Bresciaoggi 25 novembre 2017 «La provincia di Brescia si conferma, in Italia, la prima produttrice ed esportatrice di armi e munizioni»: lo ha ricordato Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia) che ogni anno analizza i dati ufficiali definitivi da fonti Istat, Eurostat e Comtrade e li presenta in anteprima nazionale nella nostra città. I numeri si riferiscono alle esportazioni di armi e munizioni (esclusi gli armamenti complessi come aeromobili, navi, veicoli, carri) sia di tipo militare, cioè quelle armi e munizioni che per la loro spiccata potenzialità di offesa sono destinate alle forze armate...

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La strage silenziosa dei bambini in Yemen e le armi italiane

Umberto De Giovannangeli - Fonte: © Uffingtonpost 08/10/2017 "Fin da gennaio – denuncia Giorgio Beretta dell'Osservatorio sulle armi di Brescia (Opal) - le Nazioni Unite hanno reso noto un rapporto nel quale non solo documentano che 'la coalizione guidata dall'Arabia Saudita non ha rispettato il diritto umanitario internazionale in almeno 10 attacchi aerei diretti su abitazioni, mercati, fabbriche e su un ospedale', ma certificano che diversi di questi attacchi sono stati compiuti con bombe di fabbricazione italiana denunciando, senza mezzi termini, che queste azioni militari 'possono costituire crimini di guerra' ('may amount to war crimes'): che è il massimo che può...

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Dopo il rinvio alle Camere. Le ong: «Mine, approvare in fretta lo stop ai finanziatori»

martedì 7 novembre 2017 Per Giorgio Beretta, analista della Campagna di pressione alle Banche armate «la legge in questione è quanto mai rilevante. Sebbene le principali banche italiane abbiano già da tempo adottato delle direttive in materia, resta il fatto che il rapporto pubblicato a maggio dalla Cluster Munition Coalition ( Coalizione contro le bombe a grappolo) segnala che diversi istituti di credito italiani, tra cui IntesaSanPaolo, UniCredit, Generali, dovrebbero adottare misure più rigorose e trasparenti per escludere ogni tipo di finanziamento alla produzione di questi ordigni»....leggi tutto Autore: Luca Liverani

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Il commercio delle armi e il ‘caso Fiocchi’ nella serata di QLL

Un settore che pare non conoscere crisi, capace di creare posti di lavoro e ricchezza, eppure il commercio internazionale delle armi ci pone di fronte ad importanti interrogativi etici: è il tema che è stato al centro della discussione della serata di venerdì, con Qui Lecco Libera, che ha preso spunto dalle ultime novità in casa Fiocchi Munizioni per un approfondimento....leggi tutto   SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva

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Fiocchi Munizioni: dal record delle esportazioni alle preoccupazioni per il futuro

Daniele De Salvo - Fonte: ©Il Giorno 12 novembre 2017 ...Il passato, il presente e il futuro della società sono stati l’oggetto di un dibattito pubblico che si è svolto l’altra sera allo spazio A lume di candela di Lecco: si sono confrontati il sindacalista della Fiom– Cgil Mauro Castelli da una parte e l’analista della Rete del disarmo e componente dell’Opal, cioè l’Osservatorio permanente sulle armi leggere, Giorgio Beretta dall’altra, con in mezzo, con il compito di organizzatore della conferenza e di moderatore il giornalista Duccio Facchini dell’associazione per la legalità Qui Lecco Libera...leggi tutto l'articolo

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Aung San Suu Kyi: nelle viscere della santità.

Mimmo Cortese  - Fonte: © Blog personale 03 novembre 2017 Ciò che sta accadendo alla minoranza musulmana dei Rohingya, in Birmania, è gravissimo: un massacrogeneralizzato e la messa in fuga di un intero popolo. I fatti sono stati accertati da più parti, agenzie internazionali, ONG e molti seri reporter hanno documentato chiaramente ciò che sta succedendo. Non sono quindi accettabili reticenze, silenzi e men che meno bugie da parte del governo di Yangon e della sua esponente più importante e conosciuta, Aung San Suu Kyi. Le pur vistose attenuanti – legate alla “pasta” sanguinolenta e nauseabonda di cui è fatta la casta militare...

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Legittima Difesa

Fonte: © Rai Tre PresaDiretta 16 ottobre 2017  PresaDiretta si interroga sul perché gli italiani si sentono sempre più insicuri e sono sempre più armati. Italiani pistoleri? Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno i porto d’armi civili in Italia sono circa 1 milione e 200mila, ma il trend è in crescita e il numero risale al 2016. Di questi, una piccola parte sono quelli “per difesa personale”, di coloro che fanno un lavoro che li espone al rischio di aggressioni, sono magistrati, avvocati, gioiellieri e, naturalmente i vigilantes. Poi c’è l’esercito delle “doppiette”, i cacciatori, che sono quasi 700mila, anche questi in aumento....leggi tutto l’articolo e guarda il...

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La International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN) di cui anche la nostra Rete Italiana per il Disarmo fa parte ha vinto il premio Nobel per la Pace!

Con grande soddisfazione la Rete Italiana per il Disarmo e la Campagna Senzatomica hanno appreso la notizia della assegnazione del Premio Nobel per la Pace alla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons di cui fanno parte e per cui hanno lavorato e si sono mobilitate negli ultimi anni. E’ un riconoscimento che premia gli sforzi della società civile internazionale che ha rilanciato il percorso del disarmo nucleare a partire da principi umanitari e che dimostra come ci sia la necessità, in questo mondo pieno di tensioni, di mettere al bando le armi nucleari. Questo Premio è occasione per rilanciare ulteriormente il percorso del...

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