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Femminicidi, quando il delitto è commesso con la pistola di servizio

di Giorgio Beretta* - Fonte: © il Manifesto Il tasso di omicidi in «ambito affettivo» da parte del partner è più alto tra chi detiene un’arma legalmente. Il caso delle guardie giurate.   Il primo femminicidio del nuovo anno rivela alcune criticità nel sistema dei controlli sui legali detentori di armi che – seppur note da tempo – si protraggono nella generale disattenzione dell’opinione pubblica ed in particolare delle rappresentanze politiche. I FATTI, INNANZITUTTO. Mercoledì scorso a Genova, una guardia giurata di 32 anni, Andrea Incorvaia, ha ucciso con un colpo di pistola la fidanzata 23enne, Giulia Donato e poi si...

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Giulia Donato uccisa dal fidanzato Andrea Incorvaia: lui poi si è suicidato con l’arma di servizio

Andrea Maggiolo -  Fonte: ©Today.it 5 Gennaio 2023 La giovane, 23 anni, è stata ammazzata in casa sua con un'arma legalmente detenuta. Le indagini sono solo all'inizio, ma non sembrano esserci dubbi sulla dinamica del drammatico fatto di sangue. I due avevano iniziato una relazione meno di un anno fa. Ancora un omicidio. Ancora vite spezzate con armi legalmente detenute. Il dramma in via Anfossi, a Pontedecimo, quartiere all'estrema periferia nord di Genova. Giulia Donato, 23 anni, in base agli accertamenti della squadra mobile, è stata uccisa dal compagno Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni, che poi si è...

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Armi, la zona grigia

di Simona Ciaramitaro - Fonte: © Collettiva.it Licenze facili, mancanza di numeri sulla detenzione di pistole e fucili, armi in cambio di gas e petrolio. Giorgio Beretta spiega i falsi miti dell'industria della morte. L'uomo che a Macerata, nel 2018, sparò su un gruppo di migranti ferendone sei - Luca Traini è il suo nome – ottenne la licenza di detenere armi per uso sportivo in soli 18 giorni: “In Italia non ci cambi nemmeno l’utenza del gas” in questo lasso di tempo. È l’esempio che porta Giorgio Beretta, analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di armi...

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En Italie, un fait divers relance le débat sur la détention d’armes à feu

Par Olivier Bonnel (Rome correspondance) - Fonte: Le Monde C’est une banale réunion de copropriété qui a viré au drame. Dimanche 11 décembre, un homme a fait irruption dans un bar de Fidene, un quartier du nord-est de Rome, tuant quatre femmes. Le meurtrier, Claudio Campiti, âgé de 57 ans, a raconté à la police être passé à l’acte en accusant le syndic d’agir «comme des mafieux». Sur son blog, il avait confié vivre sans eau et électricité pour cause de factures impayées. Ce drame n’aurait pu noircir que la page des faits divers des journaux italiens s’il ne soulevait...

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Vuoti normativi che supportano la cultura delle armi delle destre

di Giorgio Beretta - Fonte: © il Manifesto Dopo il triplice omicidio di domenica a Roma. Poligoni di tiro senza verifiche né controlli. E chi ha problemi psichici non è segnalato. La sparatoria che domenica scorsa ha sconvolto un tranquillo rione di Fidene vicino a Roma ricorda i mass-shooting che con puntuale cadenza si verificano nelle più disparate località degli Stati Uniti. La “cultura” delle armi da fuoco, cioè di quelle lecitamente detenute sulla base del fatto che «ad un onesto cittadino non si può negare il diritto a difendersi», da anni si sta facendo strada anche in Italia. E...

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Italia armata: il buco nero dei poligoni dietro la strage di Roma

di Alberto Berlini - Fonte: © Today.it Tutti possono iscriversi ad un tiro a segno nazionale o ad un poligono. Anche chi si è visto negato il porto d'armi perché considerato una minaccia per la pubblica sicurezza come spiega Giorgio Beretta a Today.it dopo il caso del pluriomicidio di Roma. Leggi l'articolo sul sito di Today.it Foto: © RomaToday.it

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In un libro i falsi miti che circondano il commercio delle armi in Italia

Novita Amadei - Fonte: © La Repubblica - Parma 28 novembre 2022 L’autore, Giorgio Beretta presenta, il suo saggio al Festival della Pace di Parma   L’Italia viene definita nell’ultimo libro di Giorgio Beretta "il paese delle armi". Analista dei rapporti tra finanza e armamenti e del commercio nazionale e internazionale di sistemi militari e di "armi leggere", Beretta si dedica da alcuni anni al tema della diffusione delle armi in Italia in relazione al fenomeno degli omicidi in famiglia e dei femminicidi. Nel suo saggio, “Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata” (edito da...

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Iran, caccia ai pallini made in Italy che i repressori usano contro le piazze

Alessandro De Pascale – Fonte: © Il Manifesto 1 Dicembre 2022 Già un mese dopo l’inizio delle proteste in Iran contro il regime degli ayatollah, cominciate il 13 settembre, le organizzazioni per i diritti umani diffusero le prime foto dei manifestanti colpiti con pallottole da caccia. Una di queste, rilanciata sui social da Mariano Giustino, inviato in Turchia di Radio Radicale, mostrava la schiena di una ragazza che manifestava a Saqqez (est Iran) colpita da «550 pallini di proiettili di un fucile da caccia». È la cosiddetta «rosata di pallini di piombo, perché una singola cartuccia può arrivare a contenerne...

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L’Italia, il Paese delle armi. Intervista all’autore

di Pierluigi Mele - Fonte: © Rainews Giorgio Beretta è analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di “armi leggere” e dei rapporti tra finanza e armamenti. Nel suo saggio “Il Paese delle armi. Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata” edito da Altreconomia in collaborazione con l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e di difesa (OPAL) di Brescia, affronta con rigore scientifico i temi del possesso e della diffusione legale delle armi nel nostro paese. Il libro mette in discussione i falsi miti che circondano la produzione delle armi in Italia...

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“In Italia è ancora impossibile monitorare i detentori legali di pistole e fucili”

Caterina Ceccuti – Fonte: Luce.lanazione.it 12 novembre 2022 Gabriella Neri, presidente di 'Ognivolta', ha perso il marito per un colpo esploso da un ex collaboratore con disturbi psichici che si è poi suicidato: "DisarmArte, per non dimenticare". Il 23 luglio del 2010 Luca Ceragioli e Jan Frederik Hilmer, rispettivamente direttore e responsabile amministrativo dell’azienda Gifas Electric di Massarosa (in Toscana), vengono barbaramente uccisi a colpi di arma da fuoco. Non si è trattato di un omicidio perpetrato dalla criminalità organizzata, né di una rapina a mano armata. L’assassino è un ex collaboratore esterno dell’azienda, Paolo Iacconi, che si è palesato...

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