Via Venezia 112, 25123 Brescia (BS)

Nonostante l’emergenza Coronavirus l’Europa spende 160 milioni di euro in armamenti

Carmine Gazzanni - Fonte: ©Notizie 22 aprile 2020  L’emergenza Coronavirus ha messo in crisi interi settori economici a causa del lockdown. Ma ce n’è uno che, a quanto pare, tanto in Italia quanto in Europa, gode di un trattamento privilegiato: quello dell’industria militare. Mentre la discussione nelle sedi istituzionali europee a distanza di mesi ancora non è arrivata ad un punto condiviso su come aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia (Italia su tutti), pochi giorni fa, il 15 aprile, la Commissione europea ha pubblicato ben 24 bandi di gara per uno stanziamento complessivo di circa 160 milioni di euro...

Read More

L’Italia arma e si arma. Intervista a Giorgio Beretta

Orsola Casagrande - Fonte:  © 17° Rapporto sui diritti globali – “Cambiare il sistema” 21 aprile 2020 L’Italia vieta di esportare armamenti ai Paesi in stato di conflitto armato, i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, a Paesi che alimentano il terrorismo internazionale o che non offrono garanzie sufficienti riguardo alla destinazione finale. Ma se si guarda ai Paesi effettivamente destinatari di armamenti italiani, dice Giorgio Beretta, si trovano il Qatar, Pakistan, Turchia, Emirati Arabi Uniti e l’Egitto. Tutti Paesi noti per le reiterate e gravi violazioni dei diritti umani. Redazione Diritti Globali: Partiamo...

Read More

Italia. Il peso delle armi leggere

Carlo Tombola - Fonte: © Atlante Guerre 20 aprile 2020 L’industria armiera nazionale  ha immesso sul mercato civile circa 10 milioni di  nuovi pezzi  negli ultimi quindici anni. L'intervento di Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal, illustra l'ultima ricerca su un settore che presenta troppe ombre. Quello delle armi leggere, e della sua produzione dual use, sportivo-venatoria e militare, è forse il più opaco dei settori produttivi del comparto difesa. Le aziende sottostimano di proposito la loro produzione militare, favorite da una legislazione che classifica la stessa arma – una pistola semiautomatica, un fucile a pompa o di precisione –...

Read More

Produttori italiani di armi: il dopo-coronavirus fa “ben sperare”

Giorgio Beretta – Fonte: © Unimondo 19 aprile 2020 C’è un settore che guarda con ottimismo al futuro. E’ quello della produzione di “armi comuni”: revolver, pistole, carabine, fucili da caccia, ma anche snipers per tiratori scelti, fucili a pompa per corpi di sicurezza e fucili semiautomatici, i più usati nelle stragi in USA. Lo ha fatto capire chiaramente il direttore generale della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Carlo Ferlito. «Ero molto più preoccupato quando abbiamo chiuso perché avevo paura di essere molto asincrono nei confronti dell’estero» – ha detto Ferlito in riferimento all’epidemia da coronavirus nella video intervista rilasciata alla rivista “Armi e tiro”. Ma – ha aggiunto...

Read More

F35 strategici mentre negli ospedali si muore

Irene Panighetti - Fonte: © BresciaOggi 7 aprile 2020 Le reti per il disarmo e la pace critiche nei confronti delle aziende armiere italiane che continuano a produrre perché autorizzate Da Brescia, provincia di grande produzione armiera, tornano a sollevarsi le voci della contestazione. Riflessioni avanzate da molte realtà bresciane, dai gruppi del pacifismo cattolico a quelli della sinistra radicale, senza dimenticare i sindaci di diversi Comuni e singole persone. (...) Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere che ha sede a Brescia, aggiunge: «Stupisce e rammarica che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo...

Read More

Italie : le bilan d’une gestion de la pandémie surtout policière est accablant

Salvatore Palidda - Fonte: © Mediapart 08 aprile 2020 En Italie se multiplient les témoignages critiques de la gestion de la pandémie et des chiffres officiels : avec sans 4 fois plus de morts qu'annoncés officiellement. Avec une gestion plus militaro-policière que sanitaire. .... Alzano Lombardo est l’un des villages de la province de Bergame le plus touché par la pandémie et où l’hôpital publique avait été supprimé par les restructurations libéristes d’il y a quelques années ; le maire constate que dans la même période de 2019 on y a eu 25 décès, maintenant 145 mais les données officielles disent qu’il...

Read More

Armi. «In Italia nebbia fitta sulle licenze e sulla produzione di pistole e fucili»

Luca Liverani - Fonte: © Avvenire 07 aprile 2020 Stop alle produzioni non essenziali ma non degli armamenti militari e civili di cui è ignoto numero di addetti e fatturato. Opal Brescia denuncia l'opacità del comparto. L'eccezione del Banco di Prova (...) L'allarme viene rilanciato da Opal, l'Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa, con sede a Brescia, che oggi ha presentato un dossier sulla produzione della armi leggere in Italia sui dati del Banco Nazionale di Prova. «Su quali basi - chiede Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal - si può considerare “strategico” un settore industriale?...

Read More

Industria bellica, perché la produzione non si riconverte

Giorgio Beretta - Fonte: © Il Manifesto 31 marzo 2020 Anche in tempi di emergenza da coronavirus la produzione militare, dai mitragliatori alle bombe, dai Mangusta ai cacciabombardieri F-35 è considerata strategica e tra le attività indispensabili per il nostro Paese   Finalmente si muove anche Leonardo. Ci sono voluti due mesi al colosso nazionale degli armamenti per annunciare di voler fornire «tutto il proprio supporto» (sic!) in termini di «risorse, mezzi e persone» per sostenere le istituzioni nazionali nel contenimento dell’epidemia da Covid-19. Supporto che, come esplicita il comunicato diffuso sabato scorso dall’azienda, di fatto si riduce all’impiego di due...

Read More

Coronavirus. L’Italia è bloccata, ma l’industria militare non si ferma

Simone Santi - Fonte: © Lifegate 31 marzo 2020 Le attività non essenziali italiane sono chiuse per via del coronavirus, ma il 31 marzo riprende la produzione di F35. L'ira delle associazioni pacifiste. Ancora più a fondo si sarebbe potuti andare con la riconversione: anche Giorgio Beretta dell’Osservatorio per le armi leggere di Brescia nei giorni scorsi, su Globalist, si è detto stupito e rammaricato “che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieri a convertire immediatamente almeno una parte della propria attività per produrre quegli apparecchi medici e sanitari di cui c’è...

Read More

Se nemmeno il coronavirus ferma la produzione militare in Italia

Carmine Gazzanni - Fonte: Lettera 43 30 Marzo 2020 Mentre si sprecano metafore belliche nella lotta al Covid-19, l'emergenza non ha bloccato l'industria degli strumenti di guerra. Che avrebbe potuto riconvertirsi per fabbricare apparecchi medici. Ma il governo anche in questo momento ritiene essenziali le attività di difesa e aerospazio. ... IL BISOGNO URGENTE ORA È DI APPARECCHI MEDICI E SANITARI Sulla stessa linea anche Giorgio Beretta, analista dell’Opal (Osservatorio permanente armi leggere) di Brescia: «Stupisce e rammarica che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieria convertire immediatamente almeno una parte della...

Read More