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Comunicato stampa e incontro a Vicenza sulla fiera “HIT Show”

11 febbraio 2015 L’Osservatorio OPAL e Rete Italiana per il Disarmo hanno emesso un Comunicato Stampa sulla nuova fiera delle “armi comuni”  di Vicenza “HIT Show” e venerdì 13 febbraio, alle ore 20.30, terranno un incontro pubblico a Vicenza dal titolo “HIT Show: questioni aperte e prospettive”, presso il salone della Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253. Saranno presenti, tra i relatori, Francesco Vignarca (Coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo), Piergiulio Biatta (Presidente dell’Osservatorio OPAL di Brescia), Giorgio Beretta (analista del commercio di armi). Il Comunicato di OPAL - Rete Disarmo in PDF SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva

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Rete Disarmo al Parlamento: perché non controllate l’export armato?

La Rete Italiana per il Disarmo Rete Disarmo chiede al Parlamento di esaminare l’export di sistemi militari e continua a denuncia ingiustificate modifiche nella Relazione governativa.  29 ottobre 2014 La Rete Italiana per il Disarmo ha inviato ieri una lettera alle competenti commissioni di Camera e Senato e all’intergruppo “Parlamentari per la Pace” per chiedere alle competenti Commissioni di mettere in calendario l’esame della Relazione sulle esportazioni di armi e sistemi militari italiani. Un esame che – nonostante le reiterate richieste della Rete Disarmo – le Commissioni non hanno adempiuto per l’intera legislaturatrascorsa venendo meno al compito di controllo dell’attività dell’Esecutivo...

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Rete Disarmo: Mandare armi e militari in Iraq peggiora la situazione

Chiediamo che il Parlamento fermi le scelte del Governo italiano Ancora una scelta militare per l’Iraq: secondo le dichiarazioni alla Camera del Ministro Pinotti non solo mezzi e aerei ma anche l’intervento di oltre duecento uomini. Una scelta sbagliata e inaccettabile – soprattutto se non avrà un nuovo vaglio parlamentare – che spinge la Rete Italiana per il Disarmo a rilanciare la richiesta al Governodi  maggiori dettagli e una supervisione parlamentare e della società civile sull’invio di materiale bellico, e ora forse di militari, in Iraq. Tutto questo mentre i recenti bombardamenti sulle postazioni della milizia dello Stato islamico hanno in realtà rafforzato...

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Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale

Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti. Rete Italiana per il Disarmo e le realtà italiane che fin dal principio hanno sostenuto la campagna mondiale Control Arms esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato raggiunto. Obiettivo centrato anche grazie alla ratifica dell’Italia, avvenuta nel 2013 con voto unanime del Parlamento....

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Il Governo non mandi armi in Iraq, il Parlamento sia propositivo e svolga il suo ruolo di controllo

La responsabilità di proteggere le popolazioni minacciate del Nord dell’Iraq non si esercita fornendo armi alle forze armate curde o irachene, ma semmai inviando una forza di interposizione militare a difesa delle popolazioni e creando le condizioni per interventi di pace. Rete Italiana per il Disarmo chiede pertanto al Governo di promuovere iniziative efficaci affinché il nostro paese eserciti, in accordo con gli organismi internazionali, il suo dovere alla responsabilità di proteggere e al Parlamento di svolgere un ruolo propositivo e di controllo delle iniziative dell’esecutivo in particolar modo sull’invio di armi e sistemi militari nella regione. Comunicato in PDF...

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Il Governo italiano non invii armi nelle zone di conflitto

La legge italiana vieta l’esportazione di sistemi militari verso i Paesi in stato di conflitto armato e ribadisce che eventuali diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri sono da adottare solo dopo aver consultato le Camere. “I conflitti e le crisi umanitarie che da settimane stanno scuotendo diversi paesi del nord Africa e del Medio Oriente (Striscia di Gaza, Libia, Iraq, Siria ecc.) non si risolvono inviando armi, ma sospendendo le forniture di sistemi militari a tutte le parti in conflitto e costruendo con impegno soluzioni vere e condivise”. Lo afferma con una nota la Rete Italiana per il Disarmo che, anche in...

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Rete Disarmo a Napolitano: “Inaccettabile il tour della Cavour”

Rete Italiana per i Disarmo scrive al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere se sia stato messo al corrente dell’iniziativa che prevede l’impiego di mezzi e personale delle Forze Armate a supporto di attività commerciali dell’industria militare e del settore privato. E invita il Parlamento ad esaminare con attenzione l’iniziativa promossa dal Ministero della Difesa per le rilevanti implicazioni sulla politica di difesa del nostro Paese. La Rete Italiana per i Disarmo reputa “spregiudicata e inaccettabile” l’iniziativa annunciata martedì scorso dal Ministro della Difesa, Mario Mauro, insieme ai vertici del Ministero della Difesa di impegnare per i prossimi cinque mesi il Gruppo...

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L’Osservatorio OPAL interpella il Prefetto di Brescia

UE, ovvero, armare i tiranni per mantenere le industrie militari Martedì, 15 Gennaio 2013 Ha suscitato una certa attenzione in Italia e anche in Europa la mia analisi pubblicata sul portale Unimondo dei recenti dati sulle esportazioni europee di armamenti. La Rete Italiana per il Disarmo ha evidenziato con un comunicato che “le armi ‘Made in Europe’ circolano liberamente nel mondo, e vanno a fomentare conflitti o a sostenere regimi poco rispettosi dei diritti umani”. Anche dal nostro paese sono arrivate armi di varia natura in Egitto, Libano, Bahrein, Marocco, Algeria e Tunisia. Rete Disarmo evidenzia inoltre le numerose carenze nella reportistica di diversi paesi (tra cui Germania...

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