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Il Governo informi il Parlamento sull’invio di armi verso il conflitto in Ucraina

L’Italia sta partecipando a un ponte aereo militare per fornire sistemi d’arma all’Ucraina: Rete Pace Disarmo, Opal Brescia e Weapon Watch chiedono al Governo di informare il Parlamento. Nelle sanzioni si aggiunga il divieto di esportare “armi comuni” alla Russia. 7 marzo 2022 Fonti di stampa hanno dato notizia che due C-130J “Hercules” dell’Aeronautica militare italiana sono partiti nei giorni scorsi dall’aeroporto di Pisa diretti allo scalo polacco di Rzeszow/Jasionka, a un centinaio di chilometri dalla frontiera ucraina. La rete degli spotter ha segnalato inoltre altri voli militari partiti dall'Italia. Secondo una nostra ricostruzione, quello in corso sembra configurarsi come un vero e...

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“Mostrare solo i muscoli con Putin ci porta dritti al conflitto nucleare”

Tommaso Coluzzi - Fonte: ©Fanpage.it 2 marzo 2022 Giorgio Beretta, analista dell’Opal, spiega in un’intervista a Fanpage.it che l’atteggiamento muscolare dell’Occidente nei confronti della Russia “ci porta dritti al conflitto nucleare”. Il comportamento in atto da mesi e la decisione di armare l’Ucraina “alimentano un’escalation che non si sa dove ci possa portare”. "Il vero realismo è quello dei pacifisti. Oggi il realismo della guerra e del mostrare i muscoli ci porta dritti al conflitto nucleare". Non ha dubbi Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere, su cosa succederà se l'Italia, l'Europa e l'Occidente continueranno con questa linea sulla...

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Guerra Ucraina: gli interessi di Russia, Nato e Usa e il ruolo dell’Italia

Giorgio Beretta - Fonte: ©Osservatorio Diritti 25 Febbraio 2022 La dottrina delle "sfere di influenza" e il commercio di armi: ecco come e perché siamo arrivati alla guerra in Ucraina e quali sono le proposte del movimento pacifista per uscire da questa situazione Quello che vediamo all’opera in Ucraina è anche l’ennesimo braccio di ferro tra i complessi militari-industriali di Stati Uniti, Russia e dei Paesi della Nato. Come ha spiegato Francesco Vignarca dell’Osservatorio Milex, «dietro alle scelte di Putin delle ultime settimane ci sono i ritorni economici per il complesso militare-industriale russo, controllato dallo Stato». Il principale produttore di armi russo è il conglomerato Almaz-Antey (figlio di “risistemazioni” volute da Putin), che si...

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UCRAINA – Brescia: un’ora di silenzio per la pace, contro il fragore della guerra

UCRAINA un'ora di silenzio per la pace, contro il fragore della guerra Né un soldo, né un uomo per le vostre guerre Su iniziativa di un folto cartello del mondo dell'associazionismo bresciano - laico e non - e organizzato per la giornata di sabato 26 febbraio dalle ore 16 alle ore 17, un "cerchio del silenzio", manifestazione silenziosa e statica presso largo Formentone a Brescia, per invitare alla riflessione sulla assurdita della guerra drammaticamente esplosa in Ucraina. La situazione attuale e responsabilita di leaders che preferiscono la strada delle esibizioni muscolari e dello scontro a quella dell'incontro. Che mettono gli...

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Rete Pace Disarmo: “Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di Pace”

Fonte: ©Coordinamento Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo 24 Febbraio 2022 Condanna ferma dell’aggressione militare Russa e richiesta di uno stop immediato delle ostilità: il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Necessarie poi iniziative di demilitarizzazione e disarmo, in particolare nucleare La Rete Italiana Pace e Disarmo chiede alle proprie organizzazioni di partecipare alle iniziative di mobilitazione già convocate in tutta Italia e invita in particolare alla mobilitazione prevista a Roma in Piazza SS. Apostoli alle 10.30 di sabato 26 febbraio La Rete Italiana Pace e Disarmo e le sue Organizzazioni condannano in modo fermo l’azione militare...

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Armi facili: la strage di Licata è un punto di non ritorno

Andrea Maggiolo - Fonte: ©Today.it 27 Gennaio 2022 Angelo Tardino, l'uomo che ieri mattina ha ucciso quattro familiari e si è poi suicidato a Licata, aveva il porto d'armi. Deteneva legalmente le armi con cui ha spezzato per sempre quattro vite. Ha estratto più armi da fuoco e ammazzato fratello, cognata e due nipoti adolescenti. Tardino deteneva due pistole. Aggiornando la banca dati sulle autorizzazioni, gli investigatori avrebbero scoperto che l'assassino tempo fa aveva ceduto un fucile da caccia e un'altra pistola. Ieri circolavano informazioni contrastanti sul numero di pistole e fucili. Le indagini sono solo all'inizio. Pare ormai certo...

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ELENCO DEGLI OMICIDI CON ARMI DETENUTE CON REGOLARE LICENZA NEL 2022

DATABASE DEGLI OMICIDI CON ARMI DETENUTE CON REGOLARE LICENZA NEL 2022 (in aggiornamento) a cura di Giorgio Beretta​ per l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa Viene qui riportato l’elenco per l’anno 2022 degli omicidi compiuti in Italia con armi legalmente detenute e/o da legali detentori di armi. Si tratta di un elenco di chiara importanza perché le statistiche nazionali e internazionali sugli omicidi solitamente non distinguono tra quelli effettuati da criminali pregiudicati che usano armi illegali e quelli compiuti da legali detentori di armi e/o con armi detenute da legali detentori. L’elenco è in costante...

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Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW)

Comunicato Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo   Fra pochi giorni si celebra il primo anno dall’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), il primo strumento internazionale che dichiara illegali le armi nucleari, discusso e votato all’ONU nel luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021. Si tratta di un giorno fondamentale per le campagne internazionali impegnate per il disarmo nucleare e dunque anche per Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo, promotrici nel nostro Paese della mobilitazione “Italia, ripensaci”.   Un anno dopo l’entrata in vigore del TPNW Discusso e votato all’ONU nel luglio...

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Il presidente Tokayev: «L’ordine regna ad Almaty»

Luigi De Biase - Fonte: © Il Manifesto 11 gennaio 2022 Kazakhstan. «È stato tentato golpe armato» con «interferenze esterne». E tace sulla protesta sociale Da 24 ore i social network hanno ripreso a funzionare in Kazakhstan e questo significa che le autorità considerano chiusa la rivolta costata la vita a più di 160 persone nella sola Almaty. «L’obiettivo era ovvio», ha detto il presidente, Kassym-Jomart Tokayev, nell’ultimo messaggio alla nazione: «Insidiare l’ordine costituzionale, distruggere le istituzioni e arrivare al potere». INSOMMA, NELLE STRADE di Almaty si è assistito la scorsa settimana a «un tentato golpe», per usare le parole...

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