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Italie : le bilan d’une gestion de la pandémie surtout policière est accablant

Salvatore Palidda - Fonte: © Mediapart 08 aprile 2020 En Italie se multiplient les témoignages critiques de la gestion de la pandémie et des chiffres officiels : avec sans 4 fois plus de morts qu'annoncés officiellement. Avec une gestion plus militaro-policière que sanitaire. .... Alzano Lombardo est l’un des villages de la province de Bergame le plus touché par la pandémie et où l’hôpital publique avait été supprimé par les restructurations libéristes d’il y a quelques années ; le maire constate que dans la même période de 2019 on y a eu 25 décès, maintenant 145 mais les données officielles disent qu’il...

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Armi. «In Italia nebbia fitta sulle licenze e sulla produzione di pistole e fucili»

Luca Liverani - Fonte: © Avvenire 07 aprile 2020 Stop alle produzioni non essenziali ma non degli armamenti militari e civili di cui è ignoto numero di addetti e fatturato. Opal Brescia denuncia l'opacità del comparto. L'eccezione del Banco di Prova (...) L'allarme viene rilanciato da Opal, l'Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa, con sede a Brescia, che oggi ha presentato un dossier sulla produzione della armi leggere in Italia sui dati del Banco Nazionale di Prova. «Su quali basi - chiede Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal - si può considerare “strategico” un settore industriale?...

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Coronavirus e produzione di armamenti, riconversione

Giorgio Zanchini, Nicole Ramadori - Fonte: © Radio anch’io - Radio Rai 1 03 aprile 2020 Imprese in crisi, focus sulle morti per Covid, Borrelli. Filiere: latticini, carni, armi Il Governo dovrebbe annunciare il nuovo decreto con le misure per le imprese. Che ci sarà? Che chiede il mondo dell'impresa? Quale sarà il ruolo delle banche? Poi ci occuperemo di virus, evoluzione, cure, sicurezza, test, e anche del tasso di mortalità. E infine delle filiere dei latticini, delle carni e delle armi. Ascolta qui di seguito l’intervista a Giorgio Beretta (analista di OPAL) [video width="352" height="640" mp4="https://www.opalbrescia.org/wp_ob/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Video-2020-04-03-at-22.20.58.mp4"][/video] Ascolta tutta la trasmissione (L'intervento...

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Martedì 7 Aprile – Video Conferenza Stampa sui dati del Banco Nazionale di Prova

Martedì 7 aprile (ore 11.00-12.00) Video conferenza stampa di presentazione della ricerca curata dal prof. Carlo Tombola (direttore scientifico OPAL): “I dati del Banco Nazionale di Prova di Brescia nel contesto dell’informazione sulla produzione e detenzione di armi in Italia”. La ricerca analizza la lunga serie storica dei dati messi a disposizione dal Banco Nazionale di Prova (BNP) di Gardone Valtrompia sulla cui base sono possibili alcune osservazioni sul ciclo economico settoriale e le tendenze della produzione di armi comuni. Dalla ricerca emerge che l’Italia, Paese stabilmente tra i primi cinque produttori mondiali di armi comuni, produce in media 650-700mila...

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Cosa c’è di buono – Rete italiana per il disarmo (Rid)

Redazione - Fonte: © Radio in Blu 02 Aprile 2020   Con Giorgio Beretta analista per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal) di Brescia che fa parte della Rete italiana per il disarmo (Rid) parliamo di un nuovo modello di difesa e sicurezza. Più investimenti per la salute, meno per le spese militari   Ascolta l'intervista

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Armi italiane: la produzione non si ferma

Redazione - Fonte: © Atlante guerre 01 aprile 2020 Il Governo concede ai produttori di armamenti di decidere autonomamente quali produzioni tenere aperte e quali no. La denuncia della società civile Una posizione che trova la ferma opposizione dei maggiori network della società civile italiana dalla Rete italiana per il Disarmo alla Rete della Pace, dalla Campagna Sbilanciamoci alla Tavola della pace. “Stupisce e rammarica – commenta Giorgio Beretta dell’Osservatorio Opal – che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieri a convertire immediatamente almeno una parte della propria attività per produrre quegli...

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Da Brescia si leva un grido: basta parlare di guerra

Mimmo Cortese - Fonte: Comune Info 24 Marzo 2020 La crescita e poi il dilagare della pandemia vengono raccontati quasi sempre con un linguaggio costellato di trincee, prime linee, fronti, eserciti e barricate per indicare ospedali, medici, infermieri e terapie intensive. Questa è una guerra è stato l’incipit di un fiume impetuoso di dichiarazioni, da quelle dei luminari delle malattie infettive fino ai presidenti manager dello sport che rinunciano tanto malvolentieri agli eventi programmati. Un segnale evidente che questo modo di guardare il mondo penetra sempre più a fondo anche nell’ordine simbolico e psichico della rappresentazione del reale, una manifestazione...

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Coronavirus. L’Italia è bloccata, ma l’industria militare non si ferma

Simone Santi - Fonte: © Lifegate 31 marzo 2020 Le attività non essenziali italiane sono chiuse per via del coronavirus, ma il 31 marzo riprende la produzione di F35. L'ira delle associazioni pacifiste. Ancora più a fondo si sarebbe potuti andare con la riconversione: anche Giorgio Beretta dell’Osservatorio per le armi leggere di Brescia nei giorni scorsi, su Globalist, si è detto stupito e rammaricato “che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieri a convertire immediatamente almeno una parte della propria attività per produrre quegli apparecchi medici e sanitari di cui c’è...

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Se nemmeno il coronavirus ferma la produzione militare in Italia

Carmine Gazzanni - Fonte: Lettera 43 30 Marzo 2020 Mentre si sprecano metafore belliche nella lotta al Covid-19, l'emergenza non ha bloccato l'industria degli strumenti di guerra. Che avrebbe potuto riconvertirsi per fabbricare apparecchi medici. Ma il governo anche in questo momento ritiene essenziali le attività di difesa e aerospazio. ... IL BISOGNO URGENTE ORA È DI APPARECCHI MEDICI E SANITARI Sulla stessa linea anche Giorgio Beretta, analista dell’Opal (Osservatorio permanente armi leggere) di Brescia: «Stupisce e rammarica che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieria convertire immediatamente almeno una parte della...

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