Via Venezia 112, 25123 Brescia (BS)

Europa: Attore di Pace?

Marcia della Pace di Mestre sabato 9 maggio ore 18 h.18. Apertura manifestazione in Diretta Live su: https://www.facebook.com/inMarciaperlaPace/live/ h. 18.00 presentazione della giornata (Alessandra Russo) e apertura con ricordo di Antonio Megalizzi (Stefania Brescia) h.18.10 intervista a Giorgio Beretta dell' Osservatorio Diritti: L'Europa ed il commercio delle Armi h 18.25. intervista a Michele Dotti, educAttore - formatore, collaboratore di Mani Tese: Europa e cooperazione allo sviluppo h 18.45. visione del documentario di Emergency "Storia di una pallottola" http://www.storiadiunapallottola.it/web-documentario/ h. 19.20. tutti in marcia (diffusione congiunta ed immediata di un post) Adesioni: Gruppo di Lavoro di Via Piave, Emergency Venezia, Movimento...

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Difesa e sanità, due modelli da rivedere

Giorgio Beretta - Fonte: ©Rivista "Il Mulino" 30 aprile 2020 Che il nostro Paese non fosse preparato a fronteggiare questa emergenza sanitaria è ormai evidente. Come noto, per sopperire alle mancanze del sistema sanitario e della Protezione Civile è stato chiesto l’intervento delle Forze Armate. Sistema della difesa e sistema sanitario sono accomunati da due rilevanti caratteristiche: entrambi sono chiamati a tutelare dei diritti fondamentali dei cittadini italiani (sicurezza e salute) e, pertanto, devono essere in grado di rispondere alle emergenze che costituiscono una parte essenziale della loro attività. Un confronto tra questi due sistemi può essere fatto esaminando quattro ambiti:...

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Emergenza Coronavirus sistema Sanitario e sistema di Difesa: due modelli da rivedere

  29 aprile 2020 dalle ore 17:00 alle 18:00 Vincenzo Guanci e Francesco Venturini intervistano Giorgio Beretta (Analista dell'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa - Opal Brescia Con la partecipazione della Sindaca Mariarosa Pavanello Organizzato da Centro per la Pace e la Legalità "Sonja Slavik" e Circolo Legambiente del Miranese Ecco il link: https://www.facebook.com/ComunediMirano/

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Brescia, rete disarmo chiede moratoria: “6 miliardi da armi e sanità”

Redazione - Fonte: ©Telecolor 29 aprile 2020 Rete Disarmo, con rete della Pace, Opal e Sbilanciamoci chiedono a Governo e Parlamento  una moratoria per il 2021 sull’acquisto di nuovi armamenti. Una scelta che potrebbe dirottare 6 miliardi di euro dalle spese per i le armi a investimenti in scuola e sanità. Si tratta di fondi allocati al Ministero della Difesa e anche a quello dello Sviluppo Economico che consentirebbero di dare una risposta forte alla richiesta di riorganizzare la scuola e di fornire  strumentazione medica e posti letto soprattutto nelle terapie intensive degli ospedali... Leggi l'articolo Guarda il video

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Di pane e non di fucili abbiamo bisogno

  lunedì 27 aprile 2020 ore 21 diretta streaming Facebook sui canali ACLI brescianeRelatori: Relatori: don Fabio Corazzina Percorri la pace Carlo Cefaloni il redattore di Città Nuova Francesco Vignarca coordinatore rete disarmo In collaborazione con: Coop - cattolico Democratica di cultura Commissione diocesana giustizia e pace Movimento non violento Movimento dei focolari Opal Paxchristi Corri per la Pace   Le spese militari ci costano un mondo campagna globale sulle spese militari

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Armi: la crisi questa sconosciuta

Giorgio Beretta - Fonte: ©Atlante delle guerre 23 aprile 2020 Un settore industriale italiano guarda con ottimismo al futuro. E’ quello della produzione di armamenti grazie a  una manna che si chiama Stati Uniti In un momento in cui, nelle celebrazioni per il 25 aprile e nel percorso verso la Marcia Perugia-Assisi, molte componenti della società civile italiana – a cominciare da Rete Disarmo* – richiamano l’appello a riconvertire la spesa militare in spesa pubblica per la salute e l’occupazione, dopo l’articolo di Carlo Tombola sul comparto industriale armiero italiano pubblichiamo questo estratto da un lungo contributo di Giorgio Beretta –...

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Nonostante l’emergenza Coronavirus l’Europa spende 160 milioni di euro in armamenti

Carmine Gazzanni - Fonte: ©Notizie 22 aprile 2020  L’emergenza Coronavirus ha messo in crisi interi settori economici a causa del lockdown. Ma ce n’è uno che, a quanto pare, tanto in Italia quanto in Europa, gode di un trattamento privilegiato: quello dell’industria militare. Mentre la discussione nelle sedi istituzionali europee a distanza di mesi ancora non è arrivata ad un punto condiviso su come aiutare i Paesi più colpiti dalla pandemia (Italia su tutti), pochi giorni fa, il 15 aprile, la Commissione europea ha pubblicato ben 24 bandi di gara per uno stanziamento complessivo di circa 160 milioni di euro...

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L’Italia arma e si arma. Intervista a Giorgio Beretta

Orsola Casagrande - Fonte:  © 17° Rapporto sui diritti globali – “Cambiare il sistema” 21 aprile 2020 L’Italia vieta di esportare armamenti ai Paesi in stato di conflitto armato, i cui governi sono responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, a Paesi che alimentano il terrorismo internazionale o che non offrono garanzie sufficienti riguardo alla destinazione finale. Ma se si guarda ai Paesi effettivamente destinatari di armamenti italiani, dice Giorgio Beretta, si trovano il Qatar, Pakistan, Turchia, Emirati Arabi Uniti e l’Egitto. Tutti Paesi noti per le reiterate e gravi violazioni dei diritti umani. Redazione Diritti Globali: Partiamo...

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Clausura? Le fabbriche d’armi non hanno mai smesso di sparare

Paolo Tessadri - Fonte: © Giornale Trentino 20 aprile 2020 Quasi tutte le aziende avevano chiuso la produzione, ma non le aziende che producono armi, considerate essenziali dal governo. Anche la produzione degli F-35 è proseguita a Cameri nel Novarese ....Fincantieri, invece, ha sostanzialmente chiuso. La Beretta ha chiuso quasi tutto tranne il magazzino e le spedizioni. Quindi prosegue l’export della Beretta. Le altre aziende produttrici di armi comuni (fucili da caccia) hanno perlopiù chiuso e riaperto da pochi giorni alcuni settori. Hanno proseguito le attività le aziende che fabbricano armi militari, come la Victrix in Val Seriana, nel Bergamasco....

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Italia. Il peso delle armi leggere

Carlo Tombola - Fonte: © Atlante Guerre 20 aprile 2020 L’industria armiera nazionale  ha immesso sul mercato civile circa 10 milioni di  nuovi pezzi  negli ultimi quindici anni. L'intervento di Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal, illustra l'ultima ricerca su un settore che presenta troppe ombre. Quello delle armi leggere, e della sua produzione dual use, sportivo-venatoria e militare, è forse il più opaco dei settori produttivi del comparto difesa. Le aziende sottostimano di proposito la loro produzione militare, favorite da una legislazione che classifica la stessa arma – una pistola semiautomatica, un fucile a pompa o di precisione –...

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