Restiamo Umani in Marcia
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In Italien soll es künftig leichter möglich sein, Waffen zu kaufen – und auch, sie zu benutzen: Die Regierung will das Gesetz zur Notwehr beispielsweise bei Raubüberfällen oder Angriffen, reformieren. Diese Woche begann in der Justizkommission des Senats die Prüfung des Reformvorschlags. Das freie Radio Onda d‘Urto sprach darüber mit Giorgio Beretta von der Ständigen Beobachtungsstelle für Kleinwaffen, kurz Opal. Zum Einstieg bezog sich Radio Onda d‘Urto Giorgio auf einen aktuellen Zeitungsartikel: Mit dem Reformvorschlag wird die Notwehr europaweit am weitesten ausgelegt. In einem Artikel vom 17. September in der Zeitung "Il sole 24 ore", die dem Arbeitgeberverband Confindustria gehört...
Nello Scavo - Fonte: © Avvenire venerdì 14 settembre 2018 L’appello: stop a bombe italiane sullo Yemen. Pax Christi: «Siano coerenti. Basta sangue». Intanto Rwm insiste per ampliare la fabbrica di ordigni in Sardegna L’esportazione di bombe che fanno stragi nello Yemen continua. E la multinazionale Rwm insiste nel progetto di ampliamento della fabbrica sarda. Intanto il pressing della società civile sul governo, a cui viene chiesto lo stop all’export di morte, potrebbe portare a una svolta. Appena tre giorni fa il vicepremier Luigi Di Maio aveva detto che «non vogliamo continuare ad esportare armi verso Paesi in guerra o verso...
Rachele Gonnella - Fonte: © Il Manifesto 19 aprile 2018 L’Italia è colpevole di crimini di guerra in Yemen, in combutta con la fabbrica di Rwm Italia Spa di Domusnovas in Sardegna, di proprietà del gruppo industriale Rheinmetall, con sede a Dussendorf in Germania. In estrema sintesi è questa la tesi con cui la Rete Disarmo, insieme ad altre organizzazioni che si battono per la fine di uno dei conflitti più ignorati e insieme più mortiferi del mondo arabo, ha sferrato la sua battaglia legale contro le ipocrisie e le opacità dell’export di sistemi d’arma in Italia. L’ESPOSTO è stato...
Angela Gennaro - Fonte: Il Fatto Quotidiano© 18 aprile 2018 Alcune organizzazioni dichiarano di avere le prove che ad uccidere alcuni civili durante il conflitto nello Yemen sono state armi italiane. Il loro impiego da parte del contingente guidato dai sauditi è stato più volte denunciato da parte degli operatori umanitari, ma questa volta le prove verranno consegnate direttamente alla procura di Roma perché accerti le responsabilità italiane in merito a un preciso episodio in cui dei bambini e una donna incinta hanno perso la vita. La denuncia penale è stata avviata dall’European Center for Constitutional and Human Rights (ECCHR), da Mwatana Organization for Human Rights, con sede nello Yemen,...
Aspettando il Festival della Pace
Aspettando il Festival della Pace
Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 18 settembre 2018 Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, vuole vederci chiaro sull'esportazione di armi italiane verso Arabia Saudita e altri Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen. E si dichiara pronta a bloccare le vendite di armi «verso Paesi in guerra o verso altri Paesi che potrebbero rivenderle a chi è coinvolto». Nel frattempo, però, servirebbe più trasparenza Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha annunciato ieri l’intenzione, «laddove si configurasse una violazione della legge 185 del 1990», di interrompere le esportazioni di armamenti a Paesi coinvolti in conflitti bellici. L’annuncio, pubblicato sulla...
Mattia Madonia - Fonte: © The Vision 17 settembre 2018 L’Hit Show di Vicenza è la più importante fiera delle armi in Italia. Quest’anno, lo scorso febbraio, le polemiche si sono concentrate sulla scelta di far entrare i bambini nei padiglioni con i fucili esposti in bella mostra. Mentre divampava l’indignazione, sotto traccia si è consumato un incontro le cui ripercussioni si sono palesate in questi giorni: Matteo Salvini ha siglato un accordo con i rappresentanti della lobby delle armi, di fatto trasformando l’Italia in una provincia del Texas. Erano i giorni caldi di una campagna elettorale che stava giungendo...
Massimo Alberti - Fonte: © RadioPopolare 17 settembre 2018 Per una volta siamo primi in Europa. Da oggi l’Italia è il primo Paese a recepire la direttiva europea 853/2017, una direttiva pensata in chiave antiterrorismo che il governo usa per allargare le maglie del possesso di armi. L’iter di recepimento della direttiva era già iniziato col governo Gentiloni-Minniti, ma Salvini ne ha sfruttato ogni appiglio per mettere in circolazione un numero di armi maggiore. Un atto frutto del “patto di sangue” firmato da Salvini con la lobby delle industrie armiere a luglio all’Hit Show di Vicenza, la fiera di settore...