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La ministra Pinotti in Arabia Saudita per nuovi contratti militari

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 06 ottobre 2016 La notizia è apparsa su un sito specializzato in sicurezza e difesa nel Medio Oriente. Al centro dei colloqui tra la ministra Pinotti e il re saudita ed in particolare il Vice principe ereditario e ministro della Difesa, Muhammad Bin Salman vi sono stati nuovi “contratti navali”. “The talks are said to have focused on naval deals between both countries” – riporta testualmente il sito Tactical Report. Considerato che i colloqui erano tra ministri della Difesa non è difficile immaginare che si sia trattato di navi militari. Lo fa capire chiaramente l’agenzia di stampa...

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Riparte la mobilitazione sull’export di armi italiane

Fonte: Rete Disarmo 13 luglio 2016 Dalla due giorni di iniziative organizzate a Roma da Fondazione Culturale Responsabilità Etica (FCRE), Rete Italiana Disarmo (RID) e Sbilanciamoci una rinnovata volontà di azione per riattivare l’opinione pubblica sulle spese militari e ripristinare un rigoroso controllo sul commercio di armi in Italia. Leggi il Comunicato Stampa sul sito di Rete Disarmo Per approfondire:  Comunicato di Rete Disarmo: "Basta armi italiane a regimi repressivi e in conflitti" (24 giugno 2016) Convegno "Le armi Italiane nel mondo: destinazioni pericolose o rispetto della legge?" (13 luglio 2016)

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Il doss

La Lombardia sta diventando una regione a mano armata Sono 165 mila le licenze concesse. Il 5 per cento in più rispetto all’anno passato. Crescono i fatturati delle aziende, un settore che non conosce crisi. di Luca Rinaldi Leggi tutto l'articolo sul sito del Corriere della Sera - edizione di Milano     letto 349 volte

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L’ntervista

L’Osservatorio su fucili e pistole «Dati volutamente opachi» Giorgio Beretta fa parte dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte denunciato la mancanza di trasparenza nelle statistiche. «La sensazione è che un vero censimento non lo si voglia fare» di Luca Rinaldi Leggi tutta l'intervista sul sito del Corriere della Sera - Edizione di Milano letto 331 volte

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L’Osservatorio su fucili e pistole «Dati volutamente opachi»

Luca Rinaldi - Fonte: © Corriere Della Sera 09 luglio 2016 Giorgio Beretta fa parte dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte denunciato la mancanza di trasparenza nelle statistiche. «La sensazione è che un vero censimento non lo si voglia fare» Si stima che in Italia circolino tra i sette e i dieci milioni di armi, per un totale di 4 milioni di famiglie in cui ne è presente almeno una. Il problema è che si tratta, appunto, di stime e per di più risalenti al 2008. Nonostante la possibilità di...

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La Lombardia sta diventandouna regione a mano armata

Luca Rinaldi - Fonte: © Corriere Della Sera 9 luglio 2016 Sono 165 mila le licenze concesse. Il 5 per cento in più rispetto all’anno passato. Crescono i fatturati delle aziende, un settore che non conosce crisi. Il recente omicidio a Dorno (Pavia) della quarantaquattrenne Emanuela Precerutti per mano del compagno Roberto Garini con una calibro 9, regolarmente detenuta per uso sportivo, riporta al centro dell’attenzione il tema del rilascio dei porti d’arma da fuoco e della diffusione delle armi. Nell’ultimo anno in Lombardia gli episodi non sono mancati, a cominciare dalla sparatoria al tribunale di Milano avvenuta il 9...

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Perché mobilitarsi sulla guerra in Yemen

Mimmo Cortese - Fonte: © Blog personale 07 luglio 2016 E’ urgente avviare una fortissima pressione e una campagna di mobilitazione! Siamo corresponsabili, oggi, di una guerra dove il massacro di civili, il terrore, seminato a pioggia, tra vecchi, donne e bambini, è una parte fondante della strategia militare. Si tratta della guerra in Yemen. Noi stiamo fornendo armi e stiamo cooperando militarmente con dei paesi che la stanno combattendo. Oggi. Tutto ciò è inaccettabile! Nei giorni scorsi diversi ed autorevoli esponenti politici ed istituzionali del nostro paese hanno commentato, partecipi, il grave assassinio della deputata inglese Jo Cox. Il Presidente Napolitano ha solennemente scritto che Jo apparteneva alla “tradizione migliore e della...

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Le aziende europee di armamenti traggono profitti dalla crisi dei rifugiati

Fonte: © Rete Disarmo 04 luglio 2016 Uno studio di Stop Wapenhandel pubblicato da TNI indaga i comportamenti anche di Finmeccanica-Leonardo. Fonte: Stop Wapenhandel - TNI - Rete Disarmo - 04 luglio 2016 Le principali aziende europee di armamenti coinvolte nella vendita di sistemi militari al Medio Oriente sono le stesse aziende che stanno traendo profitti dalla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea: lo rivela il rapporto “Border Wars: The Arms Dealers profiting from Europe’s Refugee Tragedy” (Frontiera di guerra. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa) promosso dalla ONG olandese Stop Wapenhandel e pubblicato dal Transnational Institute con rilancio italiano da...

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Basta armi italiane a regimi repressivi e in conflitti: il Parlamento assuma proprie responsabilità

Roma, 24 giugno 2016 – COMUNICATO AI MEDIA Bombe e accordi militari italiani continuano a favorire regimi autoritari e conflitti, mentre la trasparenza è sempre più compromessa. Una situazione inaccettabile: Rete Disarmo fa appello al Parlamento affinché ritorni ad occuparsi dell'export militare italiano per una rigorosa applicazione della legge 185/90. Ancora bombe per i conflitti, ancora accordi militari con regimi autoritari che vanno ad infiammare le regioni di maggior tensione del pianeta. E' questa la situazione relativa all'export militare italiano che anche le ultime notizie ci dipingono. E che, ancora una volta, danno ragione a chi come la Rete Italiana per il Disarmo...

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Italia: nuove spedizioni di bombe ai sauditi per bombardare lo Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 22 giugno 2016 Sono riprese, nel silenzio generale, le spedizioni di bombe aeree dall’Italia all’Arabia Saudita. L’informazione è confermata dal registro del commercio estero dell’ISTAT che riporta 123 quintali (Kg. 122.835) di “armi e munizioni” – ma di fatto sono bombe – per un valore di oltre 4,6 milioni di euro (€4.679.875) inviate nel mese di marzo all’Arabia Saudita dalla provincia di Cagliari. Spedizioni che risultano in aperto contrasto con la risoluzione del Parlamento europeo, approvata ad ampia maggioranza lo scorso marzo, che chiede di imporre un embargo sulle forniture militari all’Arabia Saudita in considerazione delle “gravi accuse di violazione del diritto umanitario internazionale da parte...

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