A poche ore di distanza, Brescia è coinvolta in due importanti avvenimenti: la visita di Benedetto XVI e il passaggio della Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Brescia è la capitale italiana delle armi da fuoco. Nel distretto industriale che fa capo a Gardone Valtrompia annualmente si fabbricano tra ottocentomila e un milione di armi leggere. La sola Beretta produce mille-millecinquecento pistole al giorno. " Da qui, dalle mani di più o meno millecinquecento addetti, esce il meglio della produzione mondiale di armi da fuoco di alta qualità, armi che vincono le Olimpiadi ma che sono anche nelle...
Brescia 8-11 novembre 2009 A poche ore di distanza, Brescia è coinvolta in due importanti avvenimenti: la visita di Benedetto XVI e il passaggio della Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Brescia è la capitale italiana delle armi da fuoco. Nel distretto industriale che fa capo a Gardone Valtrompia annualmente si fabbricano tra ottocentomila e un milione di armi leggere. La sola Beretta produce mille-millecinquecento pistole al giorno. Da qui, dalle mani di più o meno millecinquecento addetti, esce il meglio della produzione mondiale di armi da fuoco di alta qualità, armi che vincono le Olimpiadi ma che...
Giorgio Beretta 08 novembre 2009 Siamo un popolo pluralista ed eclettico. Oggi arriva in Italia a Trieste la 'Marcia mondiale della pace e della nonviolenza' e ieri hanno messo in bella esposizione in piazza Duomo a Milano... un Eurofighter Typhoon. Pare che il cacciabombardiere sia in piazza Duomo per le celebrazioni dedicate alle Forze armate e che ci resti fino all'8 novembre: appena in tempo per l'arrivo della 'Marcia mondiale della pace' che sarà proprio in piazza Duomo a Milano il 10 novembre. La stessa piazza dove due domeniche fa cinquantamila fedeli erano accorsi per l'elevazione agli altari di don Gnocchi il “papà dei mutilatini” (della guerra). Una città e una...
[caption id="attachment_224" align="alignleft" width="200"] Un fucile d'assalto - Foto da 'Small Arms Survey'[/caption] Il commercio mondiale legale di "armi piccole e leggere" (small arms and light weapons) è aumentato del 28% tra il 2000 ed il 2006 con un incremento pari a 653 milioni di dollari che portano il valore complessivo a 2,97 miliardi di dollari: lo si apprende dal Rapporto annuale 'Small Arms Survey 2009' presentato nei giorni scorsi a Ginevra di cui Unimondo analizza in anteprima in Italia i dati salienti. I dati analizzati dal centro indipendente di ricerca del Graduate Institute of International Studies di Ginevra si basano sul 'UN Commodity Trade Statistics Database (UN...
Dopo l’uscita del rapporto annuale di Small Arms Survey la Rete Italiana per il Disarmo chiede maggiore rigore nelle destinazioni di armi italiane. L’uscita del Rapporto 2009 di Small Arms Survey, uno stimato e serio centro di ricerca indipendente con sede a Ginevra, conferma il ruolo dell’Italia come secondo produttore mondiale di armi leggere con 434 milioni di dollari di esportazioni (dati 2006), preceduta soltanto dagli Stati Uniti. Gran parte di questo exploit si deve, come OPAL indica da tempo, al distretto armiero bresciano guidato dalla Beretta di Gardone V.T., la cui eccellenza produttiva è internazionalmente conosciuta. Proprio il successo...
Alessandro Marescotti - Fonte: © PeaceLink 26 maggio 2009 E' partita da pochi giorni la campagna di pressione lanciata da Sbilanciamoci! e da Rete Italiana per il Disarmo affinché il Governo italiano rinunci all'acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 15 miliardi di spesa previsti. In questi giorni il Governo italiano dopo aver chiesto ed ottenuto un parere al Parlamento in poco tempo e senza praticamente dibattito sta procedendo alla continuazione della produzione di 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighters che impegneranno il nostro paese fino al 2026. Tutti questi soldi potrebbero essere utilizzati per...
"Vogliamo portare alla riflessione delle forze politiche e dei cittadini bresciani, in particolare di genitori e studenti delle scuole superiori della città, due notizie provenienti da due diverse fonti e da due diverse situazioni. Una risale al novembre del 2006, quando le forze di sicurezza irachene bloccarono un convoglio di sei asini pesantemente caricati nei pressi del confine tra Iraq e Iran. Sulle loro some 53 mine anti-carro, per la maggior parte mine Valsella VS 2.2 vendute all'Iran tra 1982 e 1991. E' molto probabile che le mine, perfettamente funzionanti, fossero destinate alle milizie sciite irachene, e che decine...
Una grande industria bellica. Fino all’ultimo conflitto mondiale, gli Stati Uniti non avevano industria degli armamenti. I fabbricanti di aratri potevano anche, se richiesti con un certo anticipo, costruire spade. Ma ora non possiamo più rischiare improvvisazioni congiunturali nella nostra difesa nazionale; siamo stati costretti a creare un’industria bellica permanente di vaste proporzioni. In aggiunta a ciò, tre milioni e mezzo di uomini e donne sono direttamente impegnati nel settore difesa.Noi spendiamo annualmente solo per la nostra difesa più di quanto tutte le grandi aziende statunitensi realizzino in utili netti. La combinazione di un immenso apparato militare con una grande industria...
Qui il .pdf dell'intero volume In media, sul prelievo fiscale di una famiglia italiana di 4 persone, circa 1300 euro l'anno sono destinati a spese militari e quindi ad alimentare il grande e complesso mercato delle armi nel quale il nostro Paese è tra i primi dieci al mondo. Nel 2007 ha esportato ufficialmente in 71 paesi, ma naturalmente questi dati non tengono conto di tutto il volume di merci e affari, spesso legati al contrabbando, che rende i numeri ancora più grandi ed espressivi. Quello che si sa è che le armi leggere sono diventate il grande combustibile...