Rachele Gonnelli – Fonte: © Il Nuovo Manifesto
18 dicembre 2015
Intervista a Carlo Tombola dell’Opal di Brescia. «Gli Stati già controllano il traffico. Non esiste il contrabbando di carri armati»
«Bisogna prima di tutto dire una verità talmente scomoda e taciuta che sembra sfidare il buonsenso e cioè che il contrabbando, il traffico illecito delle armi, non esiste».
Carlo Tombola, direttore scientifico dell’Opal, l’osservatorio sulle armi leggere, che da anni monitora da Brescia tutti i dati sul commercio di armamenti in Italia, è più che convinto che tutte le operazioni in questo settore, «anche quelle più grigie, coperte, o nere» siano controllate se non direttamente gestite dai governi. Pertanto per lui «adesso che gli eurodeputati chiedano maggiore controllo è un modo per nascondersi dietro a un dito».
È paradossale che esportiamo armi ai nemici che servono a spararci contro, non trova?
A forza di soffiare sul fuoco, l’incendio divampa, che siamo in guerra non ce lo dice ciò che è successo a Parigi, è da molto prima. Le lobby armiere sono molto potenti e influenzano la politica. Non è strano che delle tante privatizzazioni che sono state fatte nel nostro paese, mai è stata sfiorata Finmeccanica?…leggi tutto l’articolo nel PDF